Non è un periodo facile per Sergio Perez. A Suzuka, in Giappone la Red Bull ha conquistato il sesto titolo costruttori grazie alla vittoria di Max Verstappen, ma non ha potuto festeggiare con un doppio podio per via delle prestazioni piuttosto deludenti di Perez, che non ha nemmeno concluso la gara. Le sue prestazioni sono più volte finite sotto accusa, in particolare dall’opinione pubblica, e dai media che non lo reputano adatto ad un team così forte come Red Bull. Perez ha però risposto alle critiche puntando il dito proprio contro i media che spesso lo dipingono come un pilota troppo incostante, forse a causa della sua provenienza. Secondo Perez, infatti il trattamento che riceverebbe non sarebbe paragonabile a quello riservato ad altri piloti. Perez nel difendersi dalle critiche se l’è presa soprattutto con George Russell.
La stagione di Perez è iniziata in modo abbastanza positivo, tanto da far sperare il messicano e i tifosi ad un confronto a due per il titolo piloti. Tuttavia, gara dopo gara il gap con Verstappen è aumentato, sia per le ottime prestazioni di Max, che per quelle in negativo segnate da Perez, meno a suo agio con gli aggiornamenti della RB19. La tensione su Perez continua a crescere, soprattutto perché in vista del 2025 si parla già di un’imminente sostituzione per il messicano.
Perez si difende dalle critiche e attacca Russell
In un evento organizzato dalla Ford Messico, Perez ha discusso della sua posizione e del fatto che quando sono altri piloti a sbagliare non c’è tutto questo accanimento. In particolare il messicano ha fatto riferimento all’episodio di Singapore, dove George Russell lanciatosi all’inseguimento di Norris per il secondo posto ha terminato la sua gara nel muro, all’ultimo giro. Secondo Perez, l’errore di Russell è stato valutato in modo positivo piuttosto che negativo come spesso accade quando a sbagliare è il numero 2 Red Bull.
“Russell si è schiantato contro le barriere all’ultimo giro a Singapore, mentre lottava per il secondo posto, ma tra i media nessuno ne ha parlato. Quando succede a un pilota Red Bull, ci sono subito migliaia di persone che dicono che dovresti essere sostituito. Questo genere di cose accade spesso in F1 ed è il modo in cui funzionano le dinamiche in un ambiente di questo calibro – ha denunciato Perez, che ha fatto riferimento alla sua nazionalità di provenienza – ma credo anche che il fatto che io sia messicano abbia un’influenza notevole. Sono molto fortunato ad essere nato in Messico e ad avere il sostegno che pochi piloti hanno avuto negli ultimi anni. Sono molto orgoglioso di poter rappresentare il mio Paese in tutto il mondo“.
Queste dichiarazioni sono molto attuali, considerando anche l’ultima uscita poco felice di Helmut Marko che aveva associato le difficoltà di Perez in qualifica, al suo essere “Sudamericano”.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion