In qualifica, nel punto più veloce, Sainz e Leclerc erano fuori dalla top 10 delle velocità di punta, rispettivamente 327,1 km/h e 327,0 km/h, contro i primi due posti nella classifica occupati da Perez e Verstappen, rispettivamente 335,1 km/h e 334 km/h.
Ho riportato questi dati per evidenziare un assetto nettamente più carico di Ferrari rispetto a tutti gli altri team. Il team di Maranello durante le prove libere ha provato diverse configurazioni tra Leclerc e Sainz, il primo con la versione della macchina più carica rispetto al secondo. Le modifiche della macchina di Sainz durante le prove libere includevano un settaggio più rigido delle sospensioni. Queste modifiche sono state bocciate dallo spagnolo. Un altro fattore che ha complicato il weekend Ferrari a Jeddah è sicuramente l’incidente di Leclerc e quello di Sainz durante le seconde prove libere che non hanno permesso a Ferrari di testare il passo gara il venerdì. Hanno svolto la simulazione il sabato nelle terze prove libere, ma quella è stata una sessione poco significativa dato che si è svolta durante il pomeriggio, mentre la gara si è svolta la sera.
Questi problemi hanno influito nel weekend di Ferrari, che hanno cercato di sfruttare al massimo il punto di forza della F1-75 ovvero il carico aerodinamico generato dai “sidepods”, dall’ala anteriore e dall’ala posteriore (molto cariche). Sicuramente questo ha portato un vantaggio nella parte guidata, in particolare nel primo settore, meno nel secondo e terzo settore dove pagavano tanto. In qualifica il divario tra Ferrari e Red Bull nel secondo e terzo settore non era così ampio, anche grazie a mappature del motore più estreme, ma in gara con tanta benzina e mappature più conservative della parte ibrida, la differenza si è notata. Se avessero avuto più tempo durante le prove libere per la simulazione passo gara, forse si sarebbero accorti di questo grande gap con Red Bull nel secondo e terzo settore e l’avrebbero sistemato.
Ricapitolando, in qualifica la differenza è stata minima tra le due monoposto contendenti al titolo, che guadagnavano in diversi punti della pista, date le due filosofie opposte delle macchine. In gara la differenza era più evidente. La Ferrari poteva vincere senza la virtual safety car finale, ma prima senza la safety car, Leclerc avrebbe fatto fatica a sorpassare Perez. Quindi possiamo dire che una configurazione così carica per la Ferrari non era ideale in gara quando devi sorpassare sfruttando le tre zone DRS di Jeddah. Purtroppo se Ferrari ha scelto di portare in pista una macchina così carica, era perchè era la soluzione migliore in quel momento.
Concludendo voglio fare i miei complimenti a Verstappen per la vittoria meritata, ma soprattutto a Leclerc e Sainz che hanno conquistato un podio fondamentale in ottica mondiale. Sono molto fiducioso di vedere una Ferrari in lotta per la vittoria anche ad Albert Park a Melbourne in Australia. Le modifiche al layout che hanno fatto vanno a favore di Red Bull, ma il circuito in sé rimane a favore di Ferrari. Una cosa è certa, la bagarre non mancherà.