C’è stata grande delusione per i punti conquistati a Imola da parte di Ferrari. Il team di Maranello ha conquistato solamente 20 punti (7 di Leclerc e 5 di Sainz nella Sprint Race, 8 di Leclerc in gara). Red Bull ha accorciato le distanze sia in classifica piloti che costruttori ritrovandosi con Verstappen a 27 punti da Leclerc e la squadra di Milton Keynes solamente a 11 punti da Ferrari.
Come mai Ferrari non è riuscita ad essere al livello di Red Bull questo weekend? In media Leclerc in gara era 0.3 decimi più lento di Verstappen, in particolare con gomma intermedia e media, mentre con le soft a fine gara, al netto dell’errore commesso dal monegasco, Charles è riuscito a tenere un passo gara più veloce di Perez. Il problema principale di Ferrari questo weekend è stato non trovare il giusto assetto durante le FP1 del venerdì sul bagnato. A causa del fine settimana con Sprint Race, quella sessione è stata fondamentale per i team per azzeccare il setup, e Ferrari non c’è riuscita, perché dopo è entrato in vigore il Parco Chiuso e quindi le macchine non si potevano più modificare. Ferrari ha settato le sospensioni troppo rigide e una macchina troppo alta da terra, ha perso molto di deportanza derivante dal fondo nelle curve veloci, penso per esempio alla variante del Tamburello e alla Piratella, ma non solo, perdeva tanto perchè la macchina non era stabile sui cordoli e quindi non riuscivano a sfruttarli al massimo. Leclerc ha commesso un errore di foga nel cercare di riprendere Perez, sfruttando troppo il dissuasore intero alla prima curva della Variante Alta, sbilanciando la macchina e toccando il muro. Quell’errore è frutto di una guida molto al limite di Charles per cercare di recuperare nella parte guidata, perché Ferrari sul rettilineo perde troppo da Red Bull, a causa di un porpoising eccessivo e di tanto bloccaggio aerodinamico dell’ala posteriore. Questo è il motivo per cui Leclerc non è riuscito a passare Perez e a commettere quell’errore, nonostante dalla telemetria risultava più veloce.
Quali modifiche sono previste per Miami? Ferrari porterà una nuova ala posteriore che serve per ridurre il bloccaggio aerodinamico e quindi aumentare la velocità massima. Non sarà una modifica solo per Miami, ma sarà strutturale e verrà tenuta anche successivamente se darà riscontri positivi ai piloti. La modifica dell’ala posteriore è accompagnata da una modifica del fondo, in particolare della zona del diffusore, per mantenere la spinta verticale dell’ala fondamentale per trovare carico aerodinamico. In più le modifiche al fondo saranno fatte per ridurre il porpoising che in una pista come Miami, con 3 rettilinei e velocità di punta sui 320 km/h, è importante non averne. Leclerc probabilmente monterà la seconda power unit, che Sainz ha già montato a Imola, e questo gli permetterà di usare una mappatura del motore più aggressiva e recuperare qualche cavallo di potenza, si stima all’incirca 10cv.
Red Bull dall’altra parte a Imola ha portato metà dell’aggiornamento alla riduzione di peso, la RB18 pesava 4kg in meno rispetto ad Australia. Questo gli ha permesso di andare 1 decimo più forte al giro rispetto a Ferrari a Imola e ad essere più veloce sul rettilineo e più competitiva nei cambi di direzione. Per Miami è prevista la seconda metà dell’aggiornamento alla riduzione del peso, vedremo una RB18 con altri 4kg in meno di peso.
In conclusione, è difficile stabilire ora chi è favorita per Miami tra Ferrari e Red Bull, di sicuro la pista è molto diversa da Imola, le temperature saranno più alte, l’asfalto nuovo e cordoli più bassi. I team avranno più tempo per provare i diversi aggiornamenti, non essendoci la Sprint Race, e vedremo quale sarà la macchina che si adatterà meglio alla nuova pista americana.