Il 21 Febbraio si è tenuta una importante riunione della F1 Commission, un gruppo di lavoro che serve per pianificare argomenti sportivi, tecnici ed economici della Formula 1. Una delle importanti novità riguarda l’assenza di Mohamed Ben Sulayem, il presidente della FIA. Al suo posto, come trapelato da più parti, si è presentato Nikolas Tombazis, il direttore del settore monoposto della FIA. Con lui, erano presenti il CEO e Presidente della Formula 1, Stefano Domenicali, e rappresentanti dei costruttori e dei motoristi.
Niente più termocoperte in F1 per le gomme full wet da Imola
Il primo argomento che ha portato ad un acceso interesse in ottica futura riguarda Pirelli. Il fornitore di gomme italiano, infatti, ha sviluppato un nuovo tipo di mescola full wet. Tale mescola, che dovrebbe essere disponibile dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, risulta essere più performante della precedente. Inoltre, e questo è l’elemento importante, non necessita di termocoperte per raggiungere la finestra di utilizzo. Vista la volontà di rimuovere completamente le termocoperte, questo è un primo passo da parte di Pirelli in tal senso.
Aggiornamenti aerodinamici per le gare sul bagnato
A Novembre 2022, l’ultima riunione della F1 Commission aveva deliberato di studiare aggiornamenti aerodinamici specifici per le gare sul bagnato. Nella fattispecie, è allo studio un kit standard che permetta la riduzione della nuvola d’acqua sollevata dalle vetture verso i concorrenti che le inseguono. Tale aggiornamento non rientra nei limiti economici del cost cap, né nei tempi di galleria del vento e CFD. I test in pista dovrebbero tenersi tra aprile e settembre di quest’anno.
Cambiamenti in alcuni circuiti: quarta zona DRS a Melbourne
All’interno della riunione sono state decise anche delle modifiche da apportare in alcuni circuiti, che sia per motivi di sicurezza o di spettacolo. Vediamo di che cosa si tratta:
- Bahrain: cambiamenti alle zone DRS (sia per l’apertura dell’ala che i punti di rilevamento del gap)
- Arabia Saudita: cambiamenti alle zone DRS (sia per l’apertura dell’ala che i punti di rilevamento del gap), modifiche alla pista per favorire la visibilità in ingresso curva
- Australia: cambiamenti alle zone DRS (sia per l’apertura dell’ala che i punti di rilevamento del gap), aggiunta di una quarta zona DRS (presumibilmente dove era stata testata nel 2022, ovvero tra curva 10 ed 11)
- Azerbaijan: cambiamenti alle zone DRS (sia per l’apertura dell’ala che i punti di rilevamento del gap), riasfaltatura dell’intera pista
- Miami: cambiamenti alle zone DRS (sia per l’apertura dell’ala che i punti di rilevamento del gap), riasfaltatura dell’intera pista
- Olanda: aumento dello spazio tra piazzole ai box di 1,5 metri
Questi cambiamenti saranno eseguiti in tempi ragionevolmente brevi, visto che il Mondiale di Formula 1 inizierà settimana prossima.
Penalità più leggere, ma attenzione alla linea bianca dei box
Dopo una stagione costellata di polemiche per i punti di penalità sulla superlicenza, altalenanti e variabili in base alla decisione degli steward, la direzione che è stata decisa per il 2023 vede un po’ di modifiche. Da quest’anno, infatti, i punti sulla superlicenza saranno limitati esclusivamente a violazioni per guida pericolosa. Non verranno quindi comminati punti per violazione dei limiti della pista, cosa che ha preso molti piloti l’anno scorso. Uno di questi è Pierre Gasly, che si trova con 10 dei 12 punti già tolti dalla superlicenza. Alpine ha provato ad ottenere una retroattività della modifica di regolamento per togliere 4 punti di penalità a Gasly, ma ha incontrato la risposta negativa delle altre squadre che non volevano creare un precedente.
Una linea bianca che invece verrà controllata in modalità estremamente stringente è quella in uscita dai box. Dopo il caso del Gran Premio di Monaco, dove Verstappen aveva usato la linea bianca senza superarla e così facendo ha evitato una penalità. Da quest’anno, invece, sarà sufficiente toccare la linea bianca per far scattare l’infrazione ed una penalità di cinque secondi.
La F1 va in pausa anche in inverno, non solo in estate
Oltre alla classica pausa estiva di due settimane in cui le fabbriche e le sedi devono rimanere tassativamente chiuse, la F1 Commission ha stabilito l’introduzione di una pausa invernale, dalla durata ancora non ufficializzata. Si è proceduto a definire con parole più chiare che ogni gara conclusa prima del previsto debba avere punti ridotti (dopo lo strascico del Giappone 2022). Inoltre, nei sei weekend Sprint, si potranno sostituire alcune parti che sono facilmente danneggiabili, sempre dopo dichiarazione della squadra alla FIA. Infine, la squadra di controllo della FIA avrà più facile accesso alle fabbriche per poter controllare il limite del budget cap. Quest’ultimo è stato alzato per la ventiduesima e ventitreesima gara della stagione da 1.2 milioni di euro ad 1.8 milioni. La modifica è dovuta all’aumento delle spese per i trasporti.
Che dire quindi, se non che siamo tornati a tutti gli effetti ad un livello di attività che indica una sola cosa: F1 is back.