Come a scuola, l’anno della Formula 1 è arrivato al capolinea. Per piloti, team principal e staff è tempo di una meritata vacanza, ma non possono mancare le pagelle. Scopriamo chi è stato promosso, chi bocciato e chi rimandato tra i 22 piloti che hanno corso in questo 2023.
Pagelle piloti 2023: de Vries e Sargeant bocciati
Nyck de Vries: 4. Non ha goduto dell’AlphaTauri aggiornata del post Singapore, però nelle sole dieci gare disputate non ha mostrato di meritarsi la possibilità.
Logan Sargeant: 5.5. Una stagione iniziata con buoni presagi, poi dopo la pausa estiva ha inanellato una serie di weekend storti, quasi sempre conditi da un incidente. Verso fine stagione, però, il primo punto e un netto miglioramento nelle prestazioni gli sono valse la conferma.
Liam Lawson: 7. Chiamato in extremis a Zandvoort per sostituire l’infortunato Ricciardo, il classe 2002 ci ha messo pochissimo tempo ad adattarsi al Circus, mostrando nessun timore reverenziale verso i colleghi più titolati (vedi la qualifica di Singapore o il sorpasso su Verstappen in Olanda). Ad eccezione del weekend in Qatar, cinque weekend più che dignitosi.
Kevin Magnussen: 6. Vero, la Haas del 2023 è stata tutt’altro che una buona vettura, specialmente riguardo al consumo gomme in gara. Ma il danese si è fatto battere ampiamente dal rientrante 36enne Hulkenberg.
Guanyu Zhou: 6. Dopo un netto miglioramento nella seconda parte del 2022, un 2023 opaco e sottotono, come tutto il team Sauber-Alfa Romeo. Batte il compagno Bottas solo quando quest’ultimo incappa in sfortune.
Daniel Ricciardo: 7.5. Ha avuto modo di rifarsi dopo il licenziamento del 2022. Ci ha messo qualche weekend ad abituarsi alla vettura e alla squadra (complice anche l’infortunio), ma una volta trovata la quadra è tornato il Ricciardo pre-McLaren.
Pagelle piloti 2023: i migliori nelle retrovie
Nico Hulkenberg: 7. La sua ultima stagione full-time era stata il 2019, con vetture totalmente diverse da quelle attuali. Da quel momento, solo poche apparizioni da super-sub, fino alla chiamata in Haas del 2023. Nonostante una vettura non all’altezza, il tedesco non ha sfigurato, acchiappando una clamorosa prima fila in Canada prima della penalità e lottando per il podio nelle fasi iniziali della sprint a Spielberg. Sul finale si è fatto avvicinare da Magnussen, ma la stagione non può che essere positiva.
Valtteri Bottas: 6.5. Nelle poche giornate in cui l’Alfa Romeo mostra un minimo di competitività, lui c’è.
Yuki Tsunoda: 7. Paradossalmente, mostra qualità migliori quando la vettura è relegata agli ultimi posti, con un’ottima striscia di piazzamenti a ridosso dei punti. Quando la macchina migliora arrivano anche risultati più soddisfacenti, ma se ne fa sfuggire un paio per troppa foga, compreso l’errore in Messico che è costato al team faentino la settima piazza nei costruttori (oltre a diversi milioni di Euro).
Alexander Albon: 8. Da quando è tornato in Formula 1, il numero 23 migliora gara dopo gara. Traghetta in solitaria la modesta Williams al settimo posto nel mondiale costruttori, mostrando ottime doti in qualifica, nella difesa e nella gestione delle gomme.
Esteban Ocon: 7. Doveva essere il caposquadra dell’Alpine dopo l’uscita di Alonso, ma (complice anche tanta sfortuna) le buone prestazioni non bastano per battere in classifica il “nuovo arrivato” Gasly.
Pierre Gasly: 7.5. Inizia la stagione a rilento, ma una volta presa fiducia con il suo nuovo mezzo, il francese inanella con talento e consistenza una serie di prestazioni che gli permettono di battere il connazionale Ocon.
Pagelle piloti 2023: la top 10
Lance Stroll: 6. Le buone prestazioni delle ultime gare gli valgono la sufficienza, in una stagione altrimenti deludente che l’ha visto faticare ad arrivare in zona punti mentre Alonso lottava per il podio.
Oscar Piastri: 7.5. Per essere un rookie, la sua è stata un’ottima stagione. Quando hanno avuto la stessa macchina, il classe 2001 è sembrato allo stesso livello del più esperto Norris sotto ogni aspetto eccetto la gestione delle gomme (che imparerà con il tempo). Si è anche tolto la soddisfazione dei primi due podi in Formula 1 e dell’unica vittoria sprint non targata Red Bull.
George Russell: 7. Considerando che Hamilton è arrivato terzo con la stessa macchina, la stagione di Russell non può essere soddisfacente. Ha spesso avuto la velocità di Hamilton (specie in qualifica), ma ha commesso troppi errori in gara quando contava, vedi Canada, Singapore o Las Vegas. Può e deve fare meglio.
Carlos Sainz: 8. L’unico pilota capace di spezzare il dominio Red Bull. Non ha avuto i picchi di velocità del compagno Ferrari Leclerc, ma ha sempre fatto il suo. Peccato per le ultime due gare, che l’hanno visto perdere il quarto posto in classifica.
Lando Norris: 8. Può essere la stagione della consacrazione? Difficile dirlo senza vittorie a suo nome. In ogni caso, sia quando la McLaren navigava nelle retrovie sia quando lottava per le zone più nobili, Norris si è sempre dimostrato concreto e affidabile.
Charles Leclerc: 8. Una stagione altalenante tra prestazioni stupefacenti (Baku, Las Vegas, Abu Dhabi) e weekend storti (Melbourne, Zandvoort, Miami, Barcellona). C’è, però, da dire che da quando sono arrivati gli aggiornamenti a Suzuka, la sua stagione ha preso una piega decisamente differente. Il numero 16 e tutti i ferraristi sperano di poter continuare il periodo di forma anche nel 2024.
Fernando Alonso: 8.5. Per la prima parte della stagione, è stato l’unico a impensierire il binomio Red Bull-Verstappen. Poi, quando le prestazioni dell’Aston Martin sono calate, anche lui è incappato in qualche raro errore (vedi la sprint in Belgio o il weekend in Messico). Nonostante tutto, però, a 42 anni si è rivelato ancora capace di lottare ai piani alti e con un finale eroico è riuscito a tenersi stretto il quarto posto. E a vincere il premio FIA “Azione dell’anno” per il suo sorpasso ai danni di Perez in Brasile.
Lewis Hamilton: 8.5. Chi l’aveva dato per finito dopo il 2022 si è dovuto ricredere. Con una vettura lunatica è riuscito a tornare in pole e a lottare quasi fino alla fine per il titolo di vicecampione del mondo. Nonostante i quasi 39 anni, con il mezzo giusto può ancora lottare per la vittoria.
Sergio Perez: 6. Era partito bene, con 2 vittorie nelle prime 4 gare, le stesse del compagno Verstappen. Poi, dalla domenica di Miami, il vuoto. Tante, troppe eliminazioni in Q1 o Q2, a cui si aggiungevano spesso e volentieri rimonte faticose. Nelle ultime gare, dopo un lavoro intenso al simulatore, è sembrato aver ritrovato la retta via, anche se i sorpassi subiti da Alonso e Leclerc e la penalità di Abu Dhabi non gli hanno fatto vivere giorni facili. E Verstappen è comunque inarrivabile.
Max Verstappen: 10. Davanti a una stagione come la sua, ogni parola è superflua. Oltre al dominio in pista, è suo anche l’unico 10 delle nostre pagelle piloti di fine 2023. 19 vittorie, 21 podi su 22 gare e record infranti ogni weekend. La macchina aiuta, ma è il piede destro che fa la differenza. Chapeau.