Mercedes, alle prese con le indagini nella sede di Brixworth, ha individuato l’elemento che è costato a Russell un ritiro pesante in Australia, e che lo porterà a montare nuovi elementi nel prossimo Gran Premio a Baku.
Affidabilità preoccupa Mercedes?
La Mercedes ha affrontato un inizio difficile della stagione 2023, con la W14 che non ha restituito i risultati aspettati. Alle prese con i primi cambiamenti, e con la voglia di rivoluzionare la monoposto nelle tappe europee il team è arrivato in Australia.
Il weekend a Melbourne è stato dolce amaro per Mercedes, che con Lewis Hamilton ha conquistato il primo podio stagionale dopo un’ottima – e aggiungeremmo, sorprendente prova di forza. Situazione diversa per Russell, alle prese con una rottura che lo ha portato al prematuro ritiro. Come riportato da Roberto Chinchero su Motorsport.com, il team avrebbe individuato l’elemento che ha ceduto – ovvero un cilindro – ma non la causa, l’origine vero e proprio della rottura. Le indagini sono ancora in corso ma l’affidabilità rimane un punto interrogativo e desta qualche preoccupazione considerando anche il ritiro di un altro motorizzato Mercedes, Lando Norris nel corso del GP del Bahrain.
Proprio la McLaren è stata costretta a montare sulla monoposto numero 4 una power unit praticamente nuova a Jeddah. La Mercedes a Baku, monterà un nuovo motore endotermico sulla monoposto di Russell, ma non si hanno ancora conferme sul sistema ibrido.
Per quanto i progetti siano rimasti gli stessi del 2022, con il congelamento dei motori, c’è ancora tanto lavoro da fare sul fronte affidabilità. Lo dimostrano in primis Ferrari e Mercedes, alle prese con i problemi più grandi in questo avvio di stagione. Il team di Maranello ha già scontato la prima penalità stagionale con Leclerc. Inoltre, già tutti i motorizzati Ferrari hanno smarcato i primi due motori endotermici. Anche in casa Haas la preoccupazione è tanta, dopo il problema evidenziato da Hulkenberg subito dopo la gara e che lo porterà ad utilizzare una nuova MGU-K.