Se in casa Ferrari sono giorni molto complessi, basati soprattutto sulla riflessione del progetto SF-23, in casa Mercedes si è già allo step successivo. La W-14 non ha infatti convinto e a Brackley è già partita la fase di ricostruzione.
Il cambiamento
“Porteremo una nuova W-14” – con queste parole Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha confermato le indiscrezioni che erano emerse nei giorni scorsi. A Imola, prima tappa europea della stagione, avremo una nuova versione della W-14. Parliamo di una vettura che seguirà lo stile di quella che sta, dopo solo due gare, già distruggendo questo campionato, ovvero la Red Bull. Non è di certo una bella notizia per il team tedesco che, dopo aver spinto e creduto fortemente nel loro concetto di “zero sidepod”, sono costretti a fare retromarcia. Ad accettare la sconfitta, ma sempre con l’obiettivo di rialzarsi.
Mercedes, la W-14B era già in programma
Che gli ingegneri siano al lavoro sulla W-14B già da un bel po’, non può essere di certo un mistero. Wolff ha ammesso che in casa Mercedes hanno deciso di cambiare rotta dopo la prima gara in Bahrain, iniziando a lavorare su un nuovo modello di vettura. La verità è che, anche analizzando quelle che sono le tempistiche, il team di Brackley aveva già pronto il nuovo prototipo, non avendo certezze che la “vera” W-14 fosse nettamente migliore rispetto alla vettura dello scorso anno.
Elliott sotto pressione
Ora in casa Mercedes sanno però di non poter più sbagliare. Su tutti Mike Elliott. È inevitabilmente lui l’uomo che ha la maggior pressione a Brackley. Il direttore tecnico però non ha nascosto le sue colpe ed è tornato sui propri passi, confermando che si sta lavorando a tutta forza sulla nuova vettura: “Dopo il Bahrain – ha ammesso l’ingegnere britannico – abbiamo dovuto accettare che non eravamo dove volevamo essere. Per questo, abbiamo esaminato tutti gli elementi della nostra vettura e abbiamo cercato di capire cosa e come modificarla per ottenere maggiori prestazioni perché, per raggiungere i primi, c’è un divario significativo da colmare”.
“Il nostro obiettivo principale è quello di continuare a imparare. Siamo solo all’inizio, ma abbiamo già ingegneri impegnati sull’aerodinamica, sul fondo e sulle pance. Ovviamente stiamo esaminando anche il lato simulazione: puntiamo alle cose giuste. Stiamo spingendo l’aerodinamica nella giusta direzione, stiamo esaminando l’assetto meccanico della vettura”.
“Ci sono cose che ci sfuggono? Che cos’altro possiamo apportare alla vettura per aumentare le prestazioni e cerchiamo di farlo il più velocemente possibile, perché vogliamo tornare davanti, vogliamo essere competitivi e l’unico modo per farlo è accettare di non essere nella posizione in cui vorremmo essere e lottare e lavorare sodo per tornarci”.