Se a fine 2021 ci avessero detto che dopo le prime tre gare stagionali del 2022 un pilota Mercedes si sarebbe trovato secondo nella classifica piloti non ci saremmo, probabilmente, stupiti più di tanto; d’altronde, la costante dell’egemonia del team della stella degli ultimi otto anni era tutt’altro che un cattivo motivo per dare il team di Brakley come favorito sin da subito. Eppure, come ben noto l’apparenza inganna, perché dietro a quel secondo posto fittizio in classifica piloti, la realtà della vettura color argento in questo avvio di campionato, più che argentata, è grigia.
Il dilemma delle novità
La squadra aveva inizialmente annunciato che sarebbero arrivate importanti novità con l’inizio delle gare europee, intervallate dalla trasferta in Florida, dando speranza a chi credeva che lo ‘sblocco del potenziale’ della W13 sarebbe stato questione di poche gare. La situazione è di fatto più complicata, e a Imola, come rivelato da George Russell, le novità saranno lievi, in quanto per prima cosa il team si impegnerà a risolvere il problema che maggiormente affligge la sua monoposto: il porpoising (saltellamento dell’abitacolo dovuto allo stallo aerodinamico, la cui genesi si ha quando il fondo della monoposto si avvicina all’asfalto a velocità superiori a 250 km/h). come ribadisce ragionevolmente il team principal Toto Wolff, infatti, al momento non avrebbe senso portare aggiornamenti più radicali, i quali confonderebbero ancor di più la situazione.
Sensori sì o sensori no?
Riguardo l’analisi del comportamento delle monoposto numero 44 e 63 sulla pista, lo stratega della Mercedes James Vowles ha rivelato che nei primi due appuntamenti stagionali, Bahrain e Arabia Saudita, i tecnici hanno tolto dei sensori proprio in occasione della gara. Il fine era quello di alleggerire le monoposto, di qualche chilo sovrappeso rispetto al minimo di 798 kg; e se il lato positivo è stato avere una vettura più ‘magra’, il lato negativo è stato quello di non aver potuto raccogliere alcuni tipi di dati, i quali soprattutto in questo avvio di stagione, compresi i test, sarebbero tanto bramati dagli ingegneri al fine di comprendere meglio la correlazione tra simulazione e realtà. La squadra campione del mondo costruttori ha così deciso di rimontare il kg e mezzo di sensori extra sulle sue vetture, mossa che a detta di Vowles, ha permesso di raccogliere buone informazioni. Rimane da chiedersi perciò quando Mercedes riuscirà a profilare un quadro più generale e cristallino della situazione, e quando apporterà i primi aggiustamenti degni di nota al fine di non dire addio troppo presto alla potenziale lotta al vertice; per fare ciò però, il margine di errore sarà minimo, in quanto chi sta in vetta ha dimostrato di non avere certo meno fame di chi si trova al di sotto.
FONTE: Motorsport.com Italia