La testa è già verso l’inizio della nuova stagione. Con il 2022 ormai concluso, le scuderie da un qualche settimana hanno iniziato a lavorare no stop verso un 2023 che, secondo molti, si presenterà con una lotta a tre per il titolo.
Mercedes, vietato sbagliare
La mina vagante infatti, se si considera l’ultima stagione, è la Mercedes. Il team di Brackley è reduce da un’annata in cui ha portato a casa solo una vittoria. Il progetto W13 è stato completamente sbagliato. La vettura non ha praticamente mai dato a Lewis Hamilton quello che cercava, tant’è vero che il sette volte campione del mondo nell’ultima gara di Abu Dhabi ha detto: “Non voglio più vedere quella vettura”. Un rapporto composto da tanto odio, e sicuramente da pochissimo amore, ingrediente che invece servirà per cercare di lottare in vista del 2023.
Wolff: “Difficile stare al passo di Red Bull e Ferrari”
La nuova vettura è ormai pronta e il fire up ha già gasato l’ambiente. L’obiettivo, quando ti chiami Mercedes, sarà naturalmente cercare di lottare per il titolo, anche se su questo argomento Wolff preferisce aspettare.
“Vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto. In realtà, a esser sinceri, c’è da dire che la Red Bull ha dominato durante la stagione, altrimenti non avrebbe vinto 17 gare. Sarà molto difficile seguire e avere un percorso di sviluppo più veloce del loro e di quello della Ferrari“.
“Vogliamo tornare a essere competitivi”
“Credo che non si tratti di una mancanza di downforce, ma di un problema nel far funzionare il downforce sulla vettura. I nostri valori interni si incentrano su responsabilità e sul non colpevolizzare nessuno in particolare. Questa può essere la chiave: credo che l’anno prossimo saremo più forti, anche se chiaramente non è scontato. Speriamo di vincere le gare per merito e di lottare per il campionato”.
“Marko dice che saremo competitivi? Lui ne sa molto di gare. Se la pensa così, lo accettiamo. Ma anche all’inizio dell’anno aveva detto che saremmo riusciti a risolvere i nostri problemi, e invece non è andata così. I commenti, positivi o negativi, ci saranno sempre. Noi dobbiamo solo fare il miglior lavoro possibile e tornare a essere competitivi“.