Ci sono ancora quattro gare più una sprint da disputare per concludere questa stagione. Ciononostante il paddock già da Suzuka ha iniziato a svuotarsi con una parte di addetti, compresi alcuni team principal che sono tornati nei quartier generali per osservare più da vicino come prosegue il lavoro per la prossima stagione. Mattia Binotto e Toto Wolff non erano presenti in Giappone, forse anche per vederci meglio sulla questione Red Bull/Budget cap, ma soprattutto perché tutti gli sforzi ora sono concentrati sulle basi sulle quali progettare la vettura 2023. Facendo ovviamente tesoro del 2022, primo anno del ritorno delle monoposto a effetto suolo. Se la Ferrari ha trovato nella F1-75 un progetto sulla carta, vincente, la Mercedes dovrà azzerare tutto e trovare un progetto alternativo a quello della W13. Proprio ad Austin il team di Brackley introdurrà un ultimo pacchetto di aggiornamenti in funzione dello sviluppo della monoposto 2023.
Una Mercedes più leggera
Red Bull e Ferrari sul fronte degli aggiornamenti hanno preso due strade diverse. Il team di Maranello ha preferito adeguarsi al programma stabilito, non dovendo intervenire più di tanto sulla vettura, che già di per sè rappresentava una buona base. La Red Bull ha portato avanti un massiccio programma di sviluppi e la famosa “cura dimagrante” per avvicinarsi al peso ideale. La creatura di Adrian Newey piano piano è uscita dal bozzolo come una bellissima e sinuosa farfalla, dimostrando una netta superiorità soprattutto a livello aerodinamico. La Mercedes ha preso invece un’altra strada ancora. I problemi derivanti dal design della W13 senza pance erano molteplici. In primis le prestazioni con velocità in rettilineo, di media inferiori a Red Bull e Ferrari. Inoltre la W13 era molto nervosa, difficile da manovrare e soffriva più di tutte il problema del rimbalzo.
Il team di Brackley non ha da subito trovato una correlazione tra le soluzioni portate in pista e le simulazioni per questo ha faticato a inizio stagione. “Ci mancavano gli strumenti, le simulazioni e la comprensione per scoprire i problemi che abbiamo creato, con il modo in cui è stata sviluppata l’auto”, aveva spiegato Toto Wolff a fine settembre. I mesi sono passati e la Mercedes non ha ancora vinto una gara ed è sempre più difficile che accada ma i progressi ottenuti quest’anno sono utili soprattutto per capire quale strada intraprendere per il prossimo, in cui tutti, necessariamente, cercheranno di rifarsi al progetto vincente, ovvero quello della RB18.
Ad Austin porterà una vettura più leggera e aggiornamenti aerodinamici. L’ultimo aggiornamento della stagione, considerando anche che ormai Red Bull e Ferrari – che per ultima ha introdotto un fondo nuovo a Suzuka – hanno dichiarato di non avere più in programma aggiornamenti.
Si va avanti senza fare previsioni
La Mercedes spera di riavvicinarsi alle due principali rivali in questa ultimissima fase della stagione, ma non è chiaro che benefici porterà sul circuito americano il pacchetto aggiornato. “È il nostro ultimo passo nello sviluppo aerodinamico e questo, si spera, ci darà un po’ più di prestazioni“, ha dichiarato Andrew Shovlin direttore dell’ingegneria in pista di Mercedes. “Ad ogni passo, stiamo imparando sempre di più e quell’apprendimento possiamo portarlo nel prossimo anno. Inoltre, abbiamo tolto un po’ di peso ai componenti che si spera porteranno l’auto più vicino al limite di peso. È molto difficile prevedere dove saremo. A Singapore Lewis era vicino alla pole position, ma a Suzuka entrambe le vetture avevano un grande distacco dalla testa”.
“Se riusciamo a fare un passo in avanti, speriamo di poter entrare in lotta con Ferrari e Red Bull, ma le qualifiche per noi sono quelle davvero difficili da prevedere in questo momento. Venerdì, vedremo che tipo di problemi abbiamo e se possiamo risolverli con il set-up“.
La Mercedes a Suzuka aveva optato per un’ala più carica, ma lo stesso Shovlin ha ammesso che quella mossa, oltre quella di fare un doppio pit stop per le intermedie ha compromesso la gara della Mercedes, soprattutto di Russell che si è ritrovato nel traffico.
Fonte dichiarazioni: Autosport.com