Una rinascita. È un po’ questo quello che si è pensato quando, durante il Gran Premio d’Australia, George Russell e Lewis Hamilton stavano firmando una ipotetica doppietta Mercedes. Le cose, alla fine, non sono andate proprio così, ma comunque una W-14 è riuscita a salire sul podio. Parliamo di quella di Lewis Hamilton che pare aver riacceso una piccola speranza nei fan, anche se a Brackley sanno che bisogna cambiare strada.
Che bella gara della Mercedes
Osservando la gara, Mercedes non era poi così lontano da Red Bull. Molti affermano che la RB19 non abbia manifestato tutto il suo vero potenziale all’Alberto Park, sottoperformando, e permettendo dunque a Mercedes e Aston Martin di non essere lontane come a Jeddah o in Bahrain. La W-14 si è comportata comunque molto bene, sia in qualifica che nella stessa gara, in cui Hamilton è riuscito a tenere dietro la furia targata Fernando Alonso. Indipendentemente da quanto viene detto, piaccia o no, la Mercedes in quel di Melbourne è stata molto solida. Peccato solo per il problema di affidabilità di Russell, anche se la sua gara era già stata compromessa per via della prima bandiera rossa.
Wolff sicuro: “Abbiamo over-performato”
Ma siamo sicuri che la Mercedes debba cambiare strada? Sull’argomento Toto Wolff, intervenuto dopo il GP d’Australia, non ha assolutamente dubbi: la sua Mercedes ha nettamente superato le aspettative. “La realtà è che non siamo ancora dove vorremmo essere. L’obiettivo – ha ammesso Wolff – è lottare con Red Bull, ma la seconda e terza posizione in griglia sono sicuramente più di quanto ci aspettassimo prima di questo fine settimana. L’Australia è stata una pista un po’ particolare, in cui credo che tanti problemi della nostra macchina siano stati nascosti proprio dalle caratteristiche del tracciato di Melbourne”.
“Aveva ragione Lewis”
Ma quindi siamo sicuri che il progetto W-14 sia sbagliato? Anche su questo tema Wolff non ha minimamenti titubanze, anzi, riprende anche il pensiero espresso dal suo pilota Hamilton: “Lewis aveva un’idea diversa per strutturare la macchina di questa stagione. Alla fine, però, abbiamo deciso di rimanere fedeli al concetto dello scorso anno, incoraggiati dai buoni risultati avuti lo scorso anno. Anche perché in base ai nostri dati, la macchina avrebbe dovuto funzionare. Ora però abbiamo la convinzione di aver sbagliato”.