Le possibilità di vedere nuovamente le temute frecce d’argento in lotta per il mondiale si erano riaccese a Barcellona. Il weekend catalano ha visto un netto miglioramento delle prestazioni, ma a Monaco la Mercedes ha avuto una ricaduta – sebbene sia entrata ancora una volta in top 5.
Il quinto posto conquistato da George Russell è, infatti, una soddisfazione a metà. Perché dall’altra parte ci sono i risultati deludenti di Lewis Hamilton, che offrono un quadro più chiaro dei limiti della macchina. I prossimi due appuntamenti sono Baku e Canada. Due circuiti che metteranno a dura prova la W13 e i suoi limiti. Per vedere na Mercedes in stile Barcellona dovremo quindi aspettare Silverstone?
Un problema dopo l’altro
Sebbene il team abbia lavorato tanto, il circuito del principato ha messo in evidenza altre problematiche della W13, in particolare legate alle sospensioni e alla difficoltà nel trovare un alto carico aerodinamico, in un circuito così esigente come quello del Principato. Una limitazione meccanica. Finora in questa stagione, la Mercedes si è concentrata sulla correzione del porpoising tramite modifiche aerodinamiche. La W13, a Monaco, ancora una volta, si è presentata con un retrotreno molto nervoso: “Abbiamo uno scarso carico aerodinamico posteriore” – aveva detto Hamilton dopo le qualifiche – “Un sacco di anteriore, e niente sul retro.” In gara nemmeno la pioggia ha riaperto le speranze, tanto che per Lewis, ritrovatosi in mezzo al caos del centro gruppo, si è trattato dell’ennesima situazione frustrante.
“Sono stato contento quando è arrivata la pioggia perché di solito creano opportunità – ha detto Lewis Hamilton al termine della gara – sfortunatamente non è andata così e non siamo riusciti a superare Ocon quando montavo le intermedie.”
A piccoli passi
L’unico barlume per la Mercedes sta nei risultati costanti di George Russell, anche se entrambe le vetture non avevano un passo ideale e soprattutto, sono ancora lontane dagli standard messi in pista da Ferrari e Red Bull.
“Per George è stato un pomeriggio solido, frustrante quello di Lewis. Ci sono stati i giri in cui è rimasto bloccato dietro per il contatto con Esteban Ocon, penalizzato per la collisione; poi il ritmo lento di Alonso, senza il quale avrebbe gareggiato contro Lando e George” – ha detto il team principal Toto Wolff al termine della gara – “Abbiamo appreso alcune lezioni importanti sulla macchina e saranno la base per ricostruire la nostra prestazione e tornare in lotta davanti“.
Al momento la W13 si trova un po “nella terra di nessuno”, senza infamia e senza lode. L’obiettivo è quindi quello di imparare da ogni circuito e confermarsi terza forza, estraendo il massimo potenziale dalla macchina e dal team. L’importante sembra soprattutto acquisire più esperienza possibile in vista anche della nuova stagione e del nuovo progetto che dovrà compensare questo.
Sulla domanda inerente al progetto 2023 e al futuro della W13 Toto Wolff ha detto di non essere ancora arrivati a un bivio su questa decisione: “Al momento si crede ancora molto nella struttura e nell’organizzazione e si cerca di portare sviluppo e comprensione per aumentare il ritmo della vettura.
“Penso che dobbiamo solo continuare a macinare e poi, se è necessario prendere decisioni per il prossimo anno che non possono essere cambiate sull’auto attuale, che si tratti di architettura o aerodinamica, allora sì, queste decisioni devono avvenire. Ma non siamo ancora a quel punto” ha concluso Wolff.
Silverstone ultima spiaggia per la Mercedes?
Silverstone è un appuntamento davvero importante per il team. Fare male qui significherebbe una sconfitta ancora più difficile da mandare più. La speranza, quantomeno, è quella di poter ottenere una vittoria nel weekend in cui entrambi i piloti giocheranno “in casa”. Proprio qui la Mercedes dovrebbe puntare sullo sviluppo dotando la W13 di un pacchetto di aggiornamenti importante.