La scuderia McLaren ha richiesto la revisione della penalità di cinque secondi comminata a Lando Norris durante il Gran Premio del Canada.
Comportamento antisportivo
Durante il GP di Montréal, infatti, Lando Norris era stato punito per aver rallentato eccessivamente durante il regime di Safety Car. Il pilota, secondo l’accusa della FIA, avrebbe così bloccato le automobili alle sue spalle per evitare perdite di posizioni facendo rientrare ai box prima Piastri e poi sé stesso. In altre parole, per consentire alla squadra la doppia sosta ai box. La motivazione della penalità era stata, però, solamente un vago: “unsporting behaviour“, che in italiano si traduce: “comportamento antisportivo”. Facendo riferimento all’articolo 12.2.1.l del Codice Sportivo Internazionale, che recita: “Qualsiasi violazione dei principi di correttezza nella competizione, comportamento antisportivo o tentativo di influenzare i risultati di una competizione, in modo contrario all’etica sportiva“.
McLaren: la presentazione di domanda di ricorso
In un comunicato della scuderia di Woking si legge:“In Canada siamo rimasti sorpresi dalla penalizzazione e incerti sulle motivazioni alla base della decisione. Abbiamo parlato con i commissari sportivi subito dopo la gara per capire le ragioni della penalità.” La McLaren, quindi, non si aspettava una penalità in quella circostanza. Ma è rimasta rispettosa e si è messa al lavoro allo scopo di presentare la domanda di ricorso, in quanto il regolamento consente il “diritto di revisione” per queste penalità. Questo diritto è riconosciuto dal momento in cui i team trovano nuovi, utili elementi tali da legittimare una revisione. Stando al Codice Sportivo Internazionale della FIA: “Se si scopre un nuovo elemento significativo e rilevante che non era disponibile alle parti che chiedono il riesame al momento della decisione in questione, i commissari sportivi che hanno emesso una decisione o, in mancanza, quelli designati dalla FIA, possono decidere di riesaminare la loro decisione a seguito di una richiesta di riesame“.