La McLaren ha presentato la monoposto con la quale correrà nel 2023, la MCL60, un nome che evoca e celebra la storia della scuderia di Woking fondata nel 1963 da Bruce McLaren. Sui propri social il team aveva spoilerato qualche dettaglio della vettura color papaya che nel 2023 verrà affidata alla coppia Norris – Piastri. Una line up del tutto nuova, giovane e pronta a riportare in alto il nome della McLaren, nell’anniversario dalla fondazione.
Innovazione e storia sono due componenti fondamentali, che mischiandosi hanno plasmato l’identità del team negli anni. Anche per il lancio della MCL60, le parole che vengono accostate alla nuova vettura sono “passato” e “futuro”. Non c’è futuro senza passato e senza gli errori e le conoscenze che derivano da questo. Così dopo un anno di rivoluzioni, di incognite con il nuovo regolamento tecnico, la McLaren ha dato vita all’erede della MCL36, presentata dal team al completo, compreso il nuovo Team Principal Andrea Stella. Ecco tutte le novità.
Tanto nero sulla MCL60
Nelle presentazioni delle monoposto 2023 c’è una costante, ovvero il nero. Anche la McLaren ha deciso di risparmiare un po’ di colore. L’arancione, o meglio il color papaya che negli ultimi anni ha contraddistinto le monoposto di Woking, sulla parte del retro treno è quasi sparito. Cosa che di solito vediamo a fine stagione, con pezzi di fibra di carbonio bene in vista. Sul cofano motore spicca ancora il logo di Chrome, i cui colori sono presenti anche sui copri-cerchi, come nel 2022. Rimane anche il colore azzurro, anche questo meno presente rispetto allo scorso anno. Una versione simile insomma, a quella vista a fine 2022. Qui un confronto tra la MCL60 e l’ultima versione della MCL36.
Red Bull fa scuola, ma McLaren deve ancora capire
Oltre al nero c’è un’altra costante nelle monoposto che sono state presentate finora ovvero l’ispirazione a Red Bull e Ferrari, i due team che hanno fatto scuola nel 2022 con le proprie soluzioni aerodinamiche. In particolare la MCL60 è un’evoluzione della MCL36 “aggiornata” già vista a fine 2022, avvicinatasi però ancor di più a Red Bull nel design delle pance. Il retro treno della MCL60 è pressoché uguale a quello aggiornato del 2022, così come il disegno dell’ala e del muso anteriore. Una modifica è stata fatta invece nelle sospensioni anteriori, che rimangono pull-rod, ma con una geometria diversa del triangolo superiore.
Parlando ai media in occasione del lancio della MCL60, il CEO della McLaren Zak Brown ha dichiarato: “Penso che abbiamo identificato le carenze dell’auto dell’anno scorso e abbiamo lavorato duramente per affrontarle sull’auto di quest’anno. Ma sappiamo che ci sono ancora un paio di aree in cui non siamo dove vorremmo essere“. Un concetto espresso anche dal nuovo team principal Andrea Stella, che ha affermato di non essere soddisfatto al 100% dell’attuale MCL60, la prima del suo operato da TP.
Stella ha affermato che il motivo per cui invita a delle aspettative realistiche per l’inizio della stagione stagione – è dovuto al momento in cui sono state scoperte nuove soluzioni. “È sempre difficile tradurre ciò che vedi durante l’inverno in termini di sviluppo in dove sarai in termini di ordine gerarchico. Ci sono alcune aree – che abbiamo realizzato un po’ tardi durante lo sviluppo” ha detto.
Un primo aggiornamento importante a Baku
La McLaren, ha già in cantiere aggiornamenti e nuove risorse che si spera segneranno un ulteriore passo in avanti. Proprio in previsione di questo è stato segnalato il primo passo nel programma di aggiornamenti, previsto a Baku, quarto appuntamento del mondiale. Non c’è fretta insomma, anche perché il team deve prima di tutto battere la concorrenza di Alpine, arrivata quarta, prima di potersi affacciare tra i primi tre. La McLaren ha in cantiere una nuova galleria del vento, un nuovo simulatore. Questi investimenti dovrebbero concretizzarsi verso metà anno. Per il 2023 la MCL60 punta ad essere più efficiente dal punto di vista aerodinamico.
Fonte dichiarazioni: Racer.com, Motorsport.com