Ad Austin, e non solo, avremo modo di vedere in azione molte giovani promesse, per via dell’obbligo a ciascun team di far disputare almeno due sessioni di Prove Libere a chi non ha ancora intrapreso una carriera in Formula 1. I cosiddetti “roockie”. Eccezion fatta per Antonio Giovinazzi che pur non essendo roockie, tantomeno un pilota della line up ufficiale, occuperà uno dei sedili Haas nelle FP1 in america, dopo Monza. I team che hanno deciso di affidare le proprie vetture a piloti non ufficiali sono dunque Ferrari, Haas e Alfa Romeo. A questi si aggiunge la McLaren che ha scelto Austin e Abu Dhabi per adempiere ai suoi obblighi.
La McLaren si affida a Palou e O’Ward
Sarà una formazione tutta “Indy” quella che verrà schierata dalla McLaren nei prossimi weekend. Il team ha infatti deciso di attingere dal suo prestigioso reparto “americano” della IndyCar, scegliendo Alex Palou, campione 2021 come sostituto di Ricciardo nelle FP1 ad Austin e Pato O’Ward che prenderà il posto di Lando Norris ad Abu Dhabi. I due avevano già avuto l’opportunità di svolgere dei test privati girando, per ultimo con la MCL35M in Austria, a ridosso del GP del Giappone. Il confronto tra la Indy e le Formula 1 è servito proprio in funzione di verificare le reazioni alla guida e per considerazioni future sui due piloti. Nonostante per il prossimo anno la formazione in casa McLaren sia già al completo con Lando Norris e la new entry dal vivaio Alpine, Oscar Piastri.
Le parole del team
“Siamo lieti di offrire ad Alex e Pato l’opportunità di prendere parte alle sessioni di prove libere con la McLaren – ha commentato il team Principal Andreas Seidl. “Grazie ai suoi successi ottenuti in IndyCar sarà utile per la squadra avere i feedback di Alex, e allo stesso tempo un’occasione in più per valutare le capacità. Alex e Pato hanno impressionato con i loro recenti test completati a Barcellona e in Austria e siamo entusiasti di offrire loro la possibilità di scendere in pista con la MCL36. È una grande opportunità per mostrare le proprie abilità sul palcoscenico globale della Formula 1. L’obiettivo sarà aiutare la squadra a prepararsi per il weekend di gara e non sarà un test giudicato sulla base dei tempi che otterranno”.
E dei piloti
L’America ha un interesse sempre maggiore nella F1 e viceversa, un amore sbocciato negli ultimi anni. Portare un pilota proveniente da una delle categorie più seguite negli States su una monoposto di F1 è un po’ la sublimazione del radicamento della F1 nel territorio. “Sono così entusiasta di fare il mio debutto nel weekend in F1 – ha detto Alex Palou. “È fantastico guidare negli Stati Uniti davanti a fan che potrebbero avermi visto correre in INDYCAR. Dopo aver guidato la McLaren MCL 2021 del 35 in alcuni test, non vedo l’ora di mettere alla prova la MCL36. Non vedo l’ora di aiutare la squadra nella preparazione per il Gran Premio degli Stati Uniti 2022”.
“Non vedo l’ora di scendere in pista ad Abu Dhabi. Credo di essere cresciuto come pilota e mi sono divertito molto nei test che abbiamo disputato con la monoposto dello scorso anno. Credo che sarà una grande esperienza avere la possibilità di essere in pista in un weekend di Formula 1 con la MCL36”. ha detto invece Pato O’Ward che aveva già preso parte ai test proprio a Yas Marina nel 2021.
Fonte dichiarazioni: Motorsport.com