Obiettivo 2024, con uno sguardo importante verso il futuro. Il CEO della McLaren, Zak Brown, all’interno di un’intervista esclusiva a Motorsport.com Italia, ha fatto il punto sulle prossime tappe che la squadra di Woking dovrà affrontare all’interno del circus: dalla stagione 2024 fino al rinnovo di Norris, molto discusso e desiderato da diverse squadre nel paddock.
Brown sul futuro di Norris e di McLaren
Interrogato sul capitolo Norris, Brown non ci ha riflettuto due volte: la volontà del team, ovviamente, è quella di voler prolungare il contratto del britannico (in scadenza nel 2025), ma l’argomento rinnovo non sembra al momento essere quello principale in casa McLaren. Prima testa al 2024, poi si vedrà. “Io ho un compito: quello di mettere le persone giuste nei ruoli che occupano, fornendo le risorse e il supporto che serve. Per costruire una squadra che possa puntare a vincere il campionato, a dire il vero, hai bisogno di varie risorse: dal reparto tecnologico, alle infrastrutture e, ovviamente, anche di due ottimi piloti”.
“Norris – spiega Brown – è sotto contratto per un altro paio d’anni: per quel che riguarda il rinnovo con McLaren, continuiamo a mantenere vivi i dialoghi con lui visto che sta iniziando a riflettere su un futuro che non è lontano. Sappiamo bene che riuscire a tenere Lando e Oscar (Piastri, ndr) per il prossimo futuro sarà un elemento da tenere in grande considerazione, ma al momento siamo molto concentrati sul presente”.
“L’obiettivo sarà avvicinarsi a Red Bull”
Dopo la stagione 2023, le aspettative intorno alla McLaren – che ha già presentato la nuova livrea – sono davvero alte. La volontà del team della papaya è quella di provare a confermarle. Possibile? Parola a Brown: “Il nostro obiettivo è provare a colmare il divario. Lo scorso anno ci siamo trovati nel ruolo di seconda o terza fora durante la seconda parte della stagione e a seconda del tipo di piste. Sappiamo che Red Bull nel 2023 non ha programmato tanti sviluppi, quindi esiste la possibilità che ci possa essere una spiacevole sorpresa per noi” ha concluso il CEO della McLaren.