Va bene lo spettacolo, lo show, il dramma, ma negli ultimi giri c’è stato più chaos del frastuono fatto dalla scorta che portava piloti, team principal, mogli, figli e figliastri sotto il sontuoso podio a Miami. E diciamocelo, ci siamo tutti sentiti imbarazzati quanto Charles con indosso il caschetto da football per la cerimonia di premiazione, quando abbiamo confrontato i risultati della gara con la nostra top 5 al Fanta. Siamo arrivati purtroppo al momento delle conclusioni, dopo settimane di hype e contenuti social alla Miami Vice. Ladies and Gentlemen ecco i Top e Flop del Gran Premio di Miami.
Top: Max Verstappen e Charles Leclerc
Max e Charles sono come due buonissimi gelati. Ne prendi uno e dopo 5 minuti ti penti di non aver preso l’altro. Non sai chi potrà fare meglio perché dipendesse da loro sarebbero ingaggiati in una lotta lunga quanto l’intera durata del GP. Ma sfortunatamente per Charles, e fortunatamente per Max, oggi non avevano le stesse macchine.
La Red Bull si è mostrata insicura a inizio weekend. Un’insicurezza spazzata via dopo appena qualche giro in gara. Di contro la Ferrari, solida nel corso del weekend, ha manifestato dei grandi problemi nella gestione delle gomme, soprattutto con Leclerc, cosa che gli è costato il primo sorpasso da parte di Verstappen dopo appena qualche giro. Tolti i problemi di affidabilità Max ha una vettura molto equilibrata, figlia di un progetto azzeccato e di aggiornamenti costanti, cosa che ancora un po’ manca alla Ferrari, pur trattandosi di monoposto diverse.
Questi due ragazzi prodigio sono il passato – anche se recente – il futuro e il presente della Formula 1 e ora la classifica li divide per 19 punti. Sarà un mondiale tirato e sudato, ma non possiamo fare a meno di esserne felici perché ci stanno regalando un bellissimo e inedito duello che speriamo possa durare all’infinito.
Top: Esteban Ocon
Chi lo avrebbe mai detto che il francesino tanto sfortunato in qualifica avrebbe rimontato fino ad arrivare all’ottava posizione aggiudicandosi anche il titolo di “miglior pilota Sky“? Esteban Ocon dopo l’incidente di ieri ha portato a casa una grande gara e punti importanti considerando anche che nessuna tra le McLaren è finita in Top 10. L’ultima gara, quella a Imola aveva restituito ai Fantamanager che hanno schierato Ocon un punteggio piuttosto esiguo. Che sia tornato l’Ocon di inizio stagione?
Top: Carlos Sainz
Che sia esaurita tutta la dose di sfortuna di Sainz, mista a errori decisamente evitabili, lo speriamo davvero. Dopo l’ottimo piazzamento in qualifica il pilota spagnolo ha colto anche il terzo podio stagionale con la rossa, concretizzando quello per cui molti avevano temuto, ovvero difendersi senza pensare a una guerra in casa. Penalizzato anche da un Pit troppo lungo Carlos ha anche avuto l’occasione di confrontarsi più volte con Perez, il diavolo della Tasmania di casa Red Bull, chiudendogli prepotentemente la porta in faccia. Su un podio avere due piloti denota concretezza ed è quello che la Ferrari sta dimostrando, nonostante le polemiche sulle ultime due gare. Ma non dobbiamo scordarci da dove parte la Ferrari e quello che ha ricostruito in un paio d’anni, là dove invece altri, come Mercedes sembrano essersi persi.
Flop: Gasly, Alonso, Magnussen.ma anche altri
Arriviamo dunque ai Flop, perché in 10 minuti lo scenario è cambiato drasticamente a Miami, e non per la pioggia che alla fine non è arrivata, ma per un altro cataclisma che porta il nome di un mostro a tre teste composto da Gasly, Alonso e Schumacher. Quello che si sono risparmiati lì davanti se lo sono dati nelle retrovie e lo testimoniano i DNF e le penalità inflitte un po’ a chiunque lì dietro.
Fernando Alonso non è mai stato un docile agnellino nei suoi attacchi ma oggi ha voluto osare un po’ troppo. Dapprima il contatto con Hamilton, alla partenza, contatto che, fortunatamente, non ha portato danni a nessuno dei due piloti. Meno fortuna ha avuto Gasly silurato dal buon Fernando che ha preso così 5 secondi di penalità. Quel gesto ha dato il via ad una serie di situazioni a catena iniziate con un contatto potenzialmente pericoloso tra Gasly e Norris che ha chiamato in causa la Safety Car. Altro contatto grave è stato quello che ha coinvolto gli unici due piloti tedeschi in griglia ovvero Vettel e Schumacher, grandi amici fuori dalla pista. Il giovane pilota della Haas stava conducendo una gara dignitosa prima del tentativo di contro sorpasso su Vettel, che si è dovuto arrendere.
Un debutto caotico, no sense e soddisfacente a tratti..un po’ come la pioggia insomma. Ci aspettavamo una gara pazza e questa ci ha restituito dei contatti tanto banali che forse nemmeno in Formula 3 sarebbero contemplati. Con ben 5 piloti ritirati e diverse penalità Miami si piazza quasi davanti Jeddah in quanto a delusioni.
Adios Miami! Tra due settimane si va a Barcellona!