Statistiche sulle qualifiche: sandwich Red Bull con Verstappen e Perez
- Russell si è qualificato in prima fila per 6 volte. Per ben 3 volte, Verstappen era in pole accanto a lui e ha poi vinto la gara (Belgio 2021, Messico 2022 e Australia 2023).
- Hamilton non ottiene una pole position da 27 gare, la sua peggior striscia negativa assieme a Europa 2010-Giappone 2011.
- Hamilton è stato battuto in qualifica dal proprio compagno di squadra in Australia per la prima volta dal 2010, quando Jenson Button mise la propria McLaren in quarta posizione e Hamilton chiuse solo 11esimo.
- Entrambe le Ferrari si sono qualificate fuori dalla top 4 a Melbourne per la prima volta dal 2014 (Alonso P5, Raikkonen P11).
- Verstappen ha dato a Red Bull la prima pole in Australia dal 2013. In entrambe le occasioni, Hamilton chiuse terzo.
- Con Albon ottavo e Hulkenberg decimo, è la terza volta nella storia che Williams e Haas entrano assieme in Q3, dopo il GP del Bahrain 2017 (Massa P8, Grosjean P9) e il GP di Italia 2018 (Grosjean P6, Stroll P10).
- Con la pole di Verstappen e l’uscita di pista di Perez, per la sesta volta dal 2010, una squadra ha chiuso le qualifiche al primo e all’ultimo posto. I precedenti: Ferrari al GP di Singapore 2010 (Alonso P1, Massa ultimo), Mercedes al GP di Cina 2016 (Rosberg P1, Hamilton ultimo) e Brasile 2017 (Bottas P1, Hamilton ultimo), Red Bull al GP di Monaco 2018 (Ricciardo P1, Verstappen ultimo) e Haas al GP del Brasile 2022 (Magnussen P1, Schumacher ultimo).
Red Bull e Verstappen continuano a frantumare i record, però…
- Red Bull ha vinto le prime tre gare della stagione per la prima volta nella sua storia. Contando anche le altre scuderie, è la 16esima volta che questo accade. In 15 occasioni, uno dei piloti della scuderia si è laureato campione del mondo a fine anno. L’unica eccezione è costituita dalla Ferrari, che nel 1976 vinse le prime tre gare con Clay Regazzoni e Niki Lauda, salvo poi vedere la McLaren di James Hunt vincere il titolo.
- Questa è la prima vittoria di una vettura motorizzata “Honda” in Australia dal 1992. In quell’occasione, a vincere fu Gerhard Berger su McLaren.
- La Red Bull continua a frantumare record su record, però uno rimane. La scuderia anglo-austriaca non ha mai piazzato entrambe le vetture sul podio in Australia.
- Verstappen è il primo pilota a chiudere al comando le prove libere 1 e la gara da… Verstappen al GP del Canada 2022.
- Con la vittoria a Melbourne, Verstappen ha raggiunto quota 17 vittorie con il numero 1 sulla vettura. Davanti a lui ci sono solo Vettel (29) e Michael Schumacher (52).
- Con la sua prima vittoria in Australia (la seconda della Red Bull dopo Vettel nel 2011), Verstappen ha raggiunto Senna a quota 80 podi e ha vinto in tanti circuiti quanti Michael Schumacher.
- Red Bull in crescendo in Australia: terzo posto nel 2019, secondo posto nel 2022 (non si corse nel 2020 e 2021 causa COVID-19), primo posto nel 2023.
- Dal 2021, il leader del mondiale dopo il terzo round ha sempre ottenuto gli stessi risultati: primo, secondo, primo. Ulteriore curiosità: nei due anni precedenti, i leader Hamilton e Leclerc non hanno poi vinto il titolo.
- Ricalcando la statistica precedente, Verstappen ha il terzo miglior inizio di stazione nell’era ibrida. 69 punti lo mettono a parimerito con Hamilton nel 2021, dietro a Leclerc nel 2022 (71) e a Rosberg nel 2016 (75).
- Nonostante l’ultima ripartenza fosse sotto safety car, il distacco tra Hamilton e Verstappen sotto la bandiera a scacchi (0.179s) è il nono distacco minore nella storia della Formula 1.
Podio di campioni
- Questa è la seconda volta nella storia che vediamo 11 titoli mondiali sul podio. Prima del GP di Australia 2023 (Verstappen 2, Hamilton 7, Alonso 2), era accaduto in occasione del GP di Turchia 2020 (Hamilton 7, Vettel 4, Perez 0).
- Parlando di campioni del mondo sul podio, questa è la prima volta che tre campioni del mondo finiscono nelle prime tre posizioni dal GP di Ungheria 2018 (Hamilton, Vettel, Raikkonen).
- Prima dello scorso weekend, non si erano mai visti così tanti podi nella top 3: ben 373 divisi tra Hamilton, Alonso e Verstappen. Il record precedente apparteneva a… Hamilton, Alonso e Verstappen, che all’epoca del GP del Qatar 2021 ne contavano 336.
- Verstappen e Hamilton hanno finito nelle prime due posizioni (in qualsiasi ordine) ben 34 Gran Premi. Mai nessun’altra coppia di piloti aveva fatto meglio.
- Finora, quest’anno sono andati a podio solo piloti con il numero 1 e/o 4: Hamilton (44), Verstappen (1), Perez (11) e Alonso (14). Toccherà a Norris (4) fra poco?
Alonso e Aston Martin in crescendo
- Alonso ha 3 podi nelle ultime 3 gare. L’ultima “tripletta” dell’asturiano risale al 2013 (secondo in Belgio, Italia e a Singapore).
- Per il numero 14, questo è il terzo anno che si apre con 3 podi consecutivi. I due precedenti, 2005 e 2006, l’hanno visto laurearsi campione del mondo a fine anno.
- Alonso e Stroll hanno piazzato entrambe le Aston Martin nei primi 4 posti, un record nella storia della scuderia, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto nella pausa invernale.
- Dopo 3 gare, l’Aston Martin ha accumulato più punti che nell’intera stagione passata: 65 contro 55.
- Alonso è il primo pilota ad andare a podio a Melbourne con 4 scuderie diverse: Renault, McLaren, Ferrari e Aston Martin.
- A 41 anni e 8 mesi, Alonso è il pilota più anziano ad andare a podio in 3 gare di fila da Juan Manuel Fangio nel 1957 (46 anni e 2 mesi).
- Alonso è tornato a festeggiare sul podio con l’alcol (vietato nei Paesi musulmani come Qatar, Bahrain e Arabia Saudita, dove lo spagnolo è andato recentemente a podio) per la prima volta dopo il GP di Ungheria 2014.
I “record” di Hulkenberg
- Nico Hulkenberg ha sorpassato Nick Heidfeld al secondo posto nella classifica per più gare disputate senza una vittoria (183). Il pilota della Haas è ora dietro solamente ad Andrea De Cesaris (208).
- Il settimo posto di Hulkenberg è stato il miglior risultato della Haas dal GP di Austria 2022, che Mick Schumacher chiuse in sesta posizione.
- Hulkenberg ha chiuso al settimo posto ben cinque dei suoi ultimi sei GP d’Australia. L’unica eccezione è il 2017, quando terminò in undicesima posizione.
Ferraristi, non guardate qui
- Leclerc è al suo 10° ritiro per incidente/testacoda da quando è in Ferrari e al suo quinto ritiro al primo giro in carriera.
- Con 6 punti nelle prime 3 gare, l’inizio di stagione di Leclerc è il peggiore per un pilota Ferrari nell’era ibrida. Superato Raikkonen (7 punti) nel 2014.
- Con 26 punti in 3 gare, la Ferrari non aveva mai iniziato una stagione nell’era ibrida così male. Persino la terribile annata 2020, conclusa al sesto posto nella classifica costruttori, era iniziata con 27 punti e un podio nei primi 3 round. Bisogna tornare al 2009 (2 punti) per trovare un inizio peggiore.
Altre statistiche curiose
- Anche quando non vince, Hamilton continua a macinare record. Con il secondo posto a Melbourne, il britannico è diventato il primo pilota ad andare a podio e a percorrere un giro in testa in 17 stagioni consecutive.
- Parlando di Mercedes, a Melbourne è arrivato il 250esimo podio dell’era ibrida per la Casa tedesca. Il primo arrivò sempre in Australia con Rosberg nel 2014.
- Dopo 3 gare, ogni squadra è andata a punti. Un record nell’era ibrida: superate le 4 gare del 2018 e 2022.
- Guanyu Zhou, nono al traguardo, ha conquistato i suoi primi punti dal GP di Italia a Monza l’anno scorso. Entrambe le gare sono finite dietro safety car.
- Il ritiro di Russell è il suo primo per problemi meccanici e il suo secondo in generale da quando è in Mercedes (dopo il GP di Gran Bretagna 2022).
- Prima del suo incidente, Albon si trovava al sesto posto. Con 6 giri completati in quella posizione, ha già superato i giri al sesto posto (1) in tutta la passata stagione.
- 8 ritiri possono sembrare tanti (non succedeva dal GP di Toscana 2020), ma sono nella media per Melbourne. L’edizione 2008 ne vide addirittura 15.
- Questa è stata la prima gara nella storia della Formula 1 con 3 bandiere rosse. Superato il record di 2 appartenente ai GP di Belgio 1981, Giappone 2014, Brasile 2016, Toscana 2020 e Arabia Saudita 2021. Da notare il fatto che 5 su 6 sono gare dell’era ibrida e metà sono gare degli ultimi 3 anni.