Per Lewis Hamilton, dal giro 58 del Gran Premio di Abu Dhabi 2021 non ne è andata una giusta. Dopo anni a dominare in lungo e in largo, il 2022 è stato per il sette volte campione del mondo il suo peggiore anno da quando è in Formula 1.
La vittoria mancata
Battuto dal compagno Russell, al debutto con Mercedes. Era già accaduto con Rosberg nel 2016, ma per una manciata di punti, e con Button in McLaren nel 2011, anno però molto complicato per Hamilton anche fuori dalla pista. Nessuna vittoria e nessuna pole position per la prima volta nella sua carriera. Alla prima ci è andato vicino in Ungheria, quando un problema al DRS l’aveva relegato al settimo posto nel giorno in cui il compagno Russell conquistava la sua prima partenza al palo. Alla seconda si è avvicinato ad Austin, quando con Russell penalizzato, Sainz fuori dai giochi, Leclerc costretto alla rimonta e Verstappen rallentato da un errore al pitstop, sembrava tutto fatto per la vittoria numero 104. L’olandese e la sua Red Bull, però, erano riusciti a tornare negli scarichi della W13 e a vincere la corsa.
Annata particolare
La prima parte di stagione è stata di gran lunga la più difficile, a causa del suo ruolo di “cavia” nei test degli assetti. La sofferenza, però, ha ripagato: nella seconda parte di stagione, weekend di Interlagos escluso, Hamilton ha performato nettamente meglio del compagno e la W13 è migliorata anche e soprattutto grazie al suo lavoro. Nonostante un’annata complicata, quindi, l’asso di Stevenage ha dimostrato di saperci ancora fare e di poter lottare ad armi pari con qualsiasi pilota in griglia. Sarà altamente improbabile che in Mercedes, squadra capace di vincere otto degli ultimi nove campionati costruttori, sbaglino per due anni di fila.
Lewis spera nella W14
In Formula 1, si sa, la macchina conta più del pilota: anche il più vincente di sempre va in crisi con una vettura non all’altezza dei primi. Sperando che la W14 sia un’auto migliore di quella che l’ha preceduta, Hamilton ha ancora fame di vittorie e di titoli e non vuole lasciare il Circus senza (ri)prendersi l’ottavo alloro.