La Ferrari è andata in vacanza senza più molte speranze sul Mondiale 2022 di Formula 1. La lotta con la Red Bull sembra protendere verso il team austriaco, in cui macchina, muretto e piloti, in particolare Max Verstappen, rasentano la perfezione. “La stagione è ancora lunga“, si diceva dopo le brucianti sconfitte di Imola, Barcellona, Baku. Ma fosse solo uno il problema a Maranello le cose sarebbero più semplici. La verità è che la Ferrari, nel complesso ha dimostrato di avere ancora tanto da limare per ambire al titolo iridato. Ottimo potenziale, ma ancora tanto da dimostrare. Uno dei punti critici su cui dover lavorare in questa stagione, per salvaguardare la prossima, è la questione affidabilità. Problema però più “facile” da risolvere rispetto quello umano. La ricerca della potenza, di quei cavalli che la rendevano deficitaria nei confronti di Red Bull e Mercedes, ha portato la Ferrari a sacrificare il fattore affidabilità. Proprio per questo Leclerc, andrà in contro ad una seconda parte di stagione più complicata, con 2 o forse 3 ulteriori penalità.
Motorizzati Ferrari, un disastro
Entrambi i piloti della Rossa, nonché quelli che fanno parte dei due team clienti, ovvero Haas e Alfa Romeo hanno, nel più roseo dei casi, già raggiunto il limite massimo dei componenti delle Power Unit, o nei peggiori, già smarcato alcune penalità in griglia. Leclerc è dovuto partire dal fondo in Canada – per ricostruire un parco motori andato in fumo con le gare a Barcellona e in Azerbaijan – mentre Sainz in Francia, penultimo appuntamento prima della pausa estiva. Questo ha portato la Ferrari ad una scelta obbligata per gestire al meglio il proprio parco motori, ed evitare ulteriori ritiri.
Leclerc, doppia penalità in arrivo
La F1-75 ha le caratteristiche giuste per attuare una rimonta e lo abbiamo visto in entrambe le partenze dal fondo dei due scudieri della Rossa. Piuttosto che rischiare un DNF compromettendo ancor più la propria posizione in classifica il team ha deciso di programmare – come riportato da FormulaPassion – ulteriori cambi. La Mercedes ad esempio è più lenta, ma dalla sua ha la fortuna di essere estremamente costante e affidabile. Il team in classifica costruttori si trova già alle spalle della Ferrari, con la quale condivide il numero di podi stagionali – ovvero 11 – pur avendo una macchina inferiore.
“Sull’affidabilità ci stiamo lavorando e la stiamo gestendo, anche perché andrà risolta in maniera definitiva per la prossima stagione. Certe modifiche non si possono fare in qualche settimana. Questo però non vuol dire che non verrà gestita in questa stagione” ha detto Mattia Binotto nel weekend in Ungheria.
Un altro fattore che induce a pensare al cambio come unica soluzione è il regolamento sul congelamento dei motori fino al 2025. Dal 1 settembre, infatti, i team non potranno più intervenire nemmeno sulla parte ibrida, se non per questioni di affidabilità. Il che obbliga la Ferrari a portare qualsiasi aggiornamento entro quella data. Questo porterà Charles e Carlos a dover scontare cinque posizioni di penalità sulla griglia di partenza per ogni elemento nuovo introdotto. Ma quando vedremo queste novità e le rispettive penalità?
Secondo FormulaPassion la scelta dovrebbe ricadere su Spa – prima tappa dopo la pausa estiva – e Austin negli Stati Uniti, quart’ultimo appuntamento della stagione. Entrambe piste su cui si può sorpassare. Per evitare una terza penalità, il team punterà probabilmente a preservare e gestire il chilometraggio del motore termico, l’ICE, elemento che dovrebbe essere sostituito con più frequenza.
Fonte: FormulaPassion