La Ferrari a Spielberg ha vissuto un finale drammatico, dalle fiamme che hanno avvolto la F1-75 di Sainz alla vittoria con un pedale malandato di Leclerc. Affidabilità contro prestazione, manca ancora qualcosa al team per ottenere il giusto equilibrio tra entrambe le cose. Nonostante questo, il sorriso è tornato sul volto del monegasco che anche dopo 3 mesi di astinenza da vittorie, non aveva mai abbandonato le speranze di poter tornare a lottare con Max. In pista come nel mondiale, che adesso li rivede di nuovo uno affianco all’altro con 38 lunghezze di distanza. Le parole di Charles Leclerc a fine gara sono quelle che ci si aspetta da un pilota che prima di tutto è uomo squadra. Che non accetta di deludere sé stesso come non accetta di deludere gli altri.
L’impresa di Charles
Charles convive spesso con le varie difficoltà e questo è un bagaglio che gli ha concesso di arrivare alla vittoria in Austria. Lì dove ci sono problemi il monegasco agisce e riesce, dove può, a compensarli con una caparbietà impressionante. Anche oggi qualcosa è andato storto ma Leclerc è riuscito a compiere una vera e propria impresa culminata sul gradino più alto del podio. Quel gradino tanto alto quanto la difficoltà che gli è costato, a partire dalla lotta interna al sabato che per poco non rischiava di mandare all’aria tutto il weekend. “Oggi è stata una gran bella gara ” dice Leclerc commentando a caldo. “Il passo c’era all’inizio, abbiamo fatto una bella lotta con Max. Alla fine è stato incredibilmente difficile perché avevo un problema all’acceleratore. Si bloccava a velocità bassa al 20-30%. E’ stato complicato, ma sono riuscito a portare la macchina al traguardo e sono molto contento.“
I problemi di Sainz
I problemi di Sainz sul fronte affidabilità sono un campanello d’allarme. Sintomo che ancora c’è qualcosa da risolvere su quel fronte. L’unica nota positiva è l’out di Perez, che in ottica costruttori non comporta tanta differenza. Una doppietta in Austria avrebbe avuto un altro peso, più giusto considerando anche il grande impegno di Sainz, che rispetto a inizio campionato ha cominciato a mettersi più vicino al compagno. Vedendo Sainz con il motore in fiamme si è accesa una piccola preoccupazione anche per Charles, che simultaneamente ha iniziato a lamentarsi dell’acceleratore. “Problemi Sainz? Si, io ho iniziato ad averne nello stesso momento, quindi certamente avevo in testa quello che è successo a lui. Sapevo che non era un problema di motore, era proprio il pedale a darmi sensazioni bizzarre. Prima non riuscivo a tirarlo su, poi invece non tornava a zero. Ma per fortuna sono riuscito a portarlo fino a fine gara.”
La lotta al mondiale
Con Perez e Sainz fuori Charles si è rimesso alle spalle di Verstappen, per un confronto più equo, considerando tutto quello che è stato sottratto a Charles, tra errori del team e problemi alla macchina. La lotta interna con Sainz potrebbe esaurirsi qui, dato il distacco tra i due, ma questo ora non è un problema per il monegasco che vede come rivale solo chi ha davanti. Vincere in Austria, feudo Red Bull è una piccola ma grande rivincita per Charles, tradito dal team a casa sua, a Monaco. Inoltre il buon passo della Rossa nelle ultime gare, considerando anche gli step evolutivi della RB18 non fanno che alimentare le speranze del team che ha iniziato il tour de force di Luglio con un doppio successo – non considerando la Sprint.
“Lotta al titolo? Era una vittoria necessaria, le ultime gare erano state estremamente difficili per me e per il team. Poter mostrare che la macchina ha il passo e che possiamo vincere è stato incredibile. Dobbiamo continuare a spingere fino alla fine” conclude Charles.
Fonte dichiarazioni: Formula Passion