Il sogno della pole position in Canada per Charles Leclerc si è interrotto, drasticamente, nel Q2. Dopo la terza sessione di prove libere, chiusa in positivo, il monegasco sembrava aver trovato il feeling giusto con la sua Ferrari sul circuito di Montreal. Poi però, una strategia da rivedere ed un errore del pilota stesso, hanno fatto sì che Leclerc non passasse il taglio per il Q3.
Leclerc ed il tempismo sbagliato
Le ottime prestazioni delle due rosse nel venerdì di prove libere, avevano acceso le speranze dei tifosi. La pioggia che si è avventata sul circuito di Montreal, durante le qualifiche, ha mescolato le carte in gioco, regalando diversi colpi di scena. La sorpresa più evidente è l’esclusione dal Q3 di Charles Leclerc e di Sergio Perez. Leclerc aveva espresso la volontà di montare le soft, ma il team ha ritenuto che fosse necessario segnare prima un tempo con le gomme intermedie, prima di rientrare ai box.
Un tempismo sbagliato, quello di Ferrari, che monta al monegasco le soft quando in pista torna la pioggia. Leclerc ha a disposizione un solo tentativo per togliersi dalla zona di rischio. Un errore, un lungo nell’erba, che gli costa caro.
“Ci rendiamo la vita difficile”
Ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, viene chiesto a Charles Leclerc se fosse difficile capire le condizioni della pista, lui risponde: “No, non era difficile leggere che la pista fosse asciutta”. Durissimo, il numero #16 del Cavallino di Maranello, che ha poi continuato dicendo :“Purtroppo non so perchè siamo rimasti con le intermedie su una pista completamente asciutta e siamo andati sulle slick quando ha iniziato a piovere, rendendoci la vita difficile, non sono d’accordo con la squadra”.
Intervistato successivamente insieme al team principal, Frederik Vasseur, Charles sembra aver scaricato l’adrenalina ed ammette: “So di non aver fatto un grande lavoro. Eravamo in molti con lo stesso piano ed io non ce l’ho fatta”. Quando gli viene chiesto che cosa si aspetta da domani, risponde: “La voglia di far bene c’è, siamo in Canada e superare è fattibile“.