Charles Leclerc è uscito da Monaco, ancora una volta con l’amaro in bocca e senza un podio. La qualifica – con la successiva penalizzazione – ha precluso al monegasco ogni possibilità di gloria, a prescindere poi dalle strategie su cui c’è ancora da affinare qualcosa. A Barcellona però la Ferrari può finalmente voltare pagina. Tutta l’attenzione al Montmelò è infatti rivolta agli aggiornamenti che il team aveva previsto per il Gran Premio di Imola, annullato a causa dell’emergenza in Emilia-Romagna, e che sono stati rimandati fino al Gran Premio di Spagna, appuntamento “di casa” conteso tra i due spagnoli Sainz e Alonso che proveranno ad insidiare Verstappen e la Red Bull.
Le domande rivolte a Charles nel corso delle consuete interviste che precedono il weekend hanno come argomento cardine proprio i tanto attesi aggiornamenti. Argomento su cui si è espresso anche il team principal, Vasseur.
Leclerc: “Non ci aspettiamo un miracolo”
Si era lamentato tanto Charles nel corso del weekend. La SF-23 era difficile da governare, e su una pista come quella di Monte-Carlo, questo fattore ti porta ad essere più conservativo, per evitare di metterla a muro. Il monegasco non è riuscito nella magia a cui ci ha abituato con i suoi giri secchi. Sabato inoltre, dopo la qualifica è arrivata anche la penalità, mentre domenica i problemi di costanza. Quello che la Ferrari deve fare è lavorare su questi aspetti.
Sugli aggiornamenti Leclerc concorda con Vasseur: “Non ci aspettiamo un miracolo, non passeremo da essere sesti a primi con questo aggiornamento, ma è un piccolo passo nella giusta direzione. La nostra vettura è molto peaky: in Qualifica, quando funziona tutto, con gomme nuove, è ok, ma quando usciamo da questa finestra, perdiamo downforce e consistenza. Stiamo lavorando su questo per migliorare la macchina.”
Un passo avanti dopo averne fatto uno più grande indietro, rispetto allo scorso anno. “Le aspettative erano di lottare per il mondiale dopo il 2022, ma l’inizio di stagione è stato deludente, però non penso ci sia bisogno di ricominciare tutto da capo.” Gli aggiornamenti non saranno“nulla di rivoluzionario, ma sembrano buoni, anche se questi sono aggiornamenti che possono dare più vantaggi in pista, che al simulatore, perché riguardano la guidabilità e ci sono molte più varianti in pista che al simulatore”.
Saranno fondamentali dunque le prove libere.
Buon lavoro del team a Monaco
Per quanto riguarda invece il lavoro del team, Charles è parso piuttosto soddisfatto, nonostante ci sia ancora qualcosa da sistemare, come le chiamate del suo muretto box. Sabato, la comunicazione tardiva sull’arrivo di Norris che si trovata nel giro lanciato in Q3 ha messo Charles in una situazione brutta e pericolosa. Nonostante questo le strategie del team non sono state argomento di scandalo, come nella scorsa edizione.
“Al Sabato è stato fatto un errore che abbiamo rivisto e lavoriamo per far si che non succeda più, ma la gestione di gara, dal mio lato del garage, è stata molto buona, senza errori. L’anno scorso la strategia era un nostro problema, ma quest’anno è andata meglio, anche se in alcuni weekend è stata un po’ peggio del normale, ma sono felice di come vanno le cose quest’anno”.
Leclerc, all’asta il kit di Monaco
Solo la pista potrà darci la risposta definitiva sugli aggiornamenti e sulle sorti della Ferrari, che spera di potersi riavvicinare all’Aston Martin di Fernando Alonso e alle due Red Bull.
Nel frattempo il monegasco si è dedicato alla beneficienza con un’iniziativa, supportata dalla nota casa d’aste Sotheby’s, per raccogliere fondi per l’Emilia-Romagna, colpita dall’alluvione. Diversi piloti hanno deciso di entrare in azione, c’è chi ha organizzato tornei online, live. C’è chi ha messo proprio le mani nel fango come Tsunoda. Tutti vogliono aiutare, anche il pilota della Ferrari Charles Leclerc che, concluso il weekend a Monte-Carlo, ha deciso di mettere all’asta il kit di gara ufficiale – casco, tuta, guanti, scarpette, utilizzato proprio nel Gran Premio di Monaco. Un kit particolare, considerando il design esclusivo che è stato concesso al pilota, di bianco vestito. L’intento è quello di raccogliere il più possibile per aiutare una Regione, una popolazione che ha bisogno di aiuto.
Fonte Dichiarazioni: Formu1a.uno