Dopo 3 anni di una convivenza difficile le strade della Williams, capitanata da Jost Capito e il pilota canadese Nicholas Latifi stanno per separarsi definitivamente..o quasi. Al suo posto tutto è pronto per l’annuncio di Logan Sargeant, ancora non dotato di Superlicenza FIA. Tornando però al futuro di Latifi, ancora incerto a due gare dal termine della stagione, c’è una condizione che Nicholas sarebbe pronto a valutare per rimanere ancora nel Circus. Una condizione difficile da ottenere soprattutto viste le ultime due annate disastrose del canadese, perennemente ultimo e con l’ombra dell’errore ad Abu Dhabi 2021 che ancora lo perseguita.
Dopo quella dell’esordio nel 2020, la stagione che si appresta a terminare è stata la più deludente per il canadese. Soli due punti in classifica, gli stessi che un esordiente come Nyck De Vries, in sostituzione di Albon nel Gran Premio a Monza, ha conquistato al primo colpo. In un ambiente così competitivo e selettivo persino per chi porta tanti soldi come Latifi le prestazioni prima o poi devono arrivare. Nonostante questo Latifi potrebbe far slittare l’addio alla massima categoria, accettando un ruolo da terzo pilota che rivestirebbe però solo a determinate condizioni.
Le condizioni per rimanere in F1
“L’unico modo in cui mi accontenterei di fare il terzo pilota è quello di avere opzioni realistiche di tornare in F1, basti pensare a quanto successo con Alex Albon “ ha detto Latifi. Albon era stato escluso dalla Red Bull dopo la stagione disputata nel 2020, rimanendo pilota di riserva nel 2021 e arrivando in Williams come pilota ufficiale nel 2022. Nicholas vorrebbe dunque delle garanzie su un futuro ritorno in rosa ufficiale, ma come già detto in precedenza, sembra più un’utopia che altro.
“Non credo che sia questo il caso: noi siamo in una situazione diversa. Non farei il pilota di riserva senza avere la possibilità di tornare, non mi vedo in questo ruolo a lungo termine” ha poi continuato. “Alcune cose della F1 mi mancheranno, altre non tanto. Non ho rimpianti per questi tre anni, ma avrei voluto ottenere di più. In fin dei conti, si tratta di una categoria basata sulle prestazioni e non ho trovato la costanza di cui avevo bisogno. Alcune cose erano sotto il mio controllo, altre no, ma è così che funziona nel motorismo“.
Rispetto ad Albon di tempo ne ha avuto per dimostrare il proprio valore. Inoltre lo stesso Albon compagno di Latifi, al suo primo anno in Williams, si è sempre piazzato davanti il compagno, sfiorando più volte la top 10.
L’ipotesi IndyCar
Non dovesse rimanere in F1 ci sarebbe ancora un’alternativa da poter valutare per Latifi che, ricordiamo ha comunque un bel portafogli di sponsor che farebbe gola a diverse realtà. Una tra queste è quella del motorsport d’oltreoceano, l’Indy una categoria di spicco. Non c’è ancora l’ufficialità riguardo a contratti firmati, o piani concreti ma Nicholas si è espresso così sulle sfide che potrebbe incontrare in questa nuova avventura.
“Avendo corso in Europa, c’è l’idea che siano pericolosi, anche perché ci sono stati grossi incidenti. Tuttavia le macchine sono migliorate molto in termini di sicurezza. Se dovessi correre in IndyCar, vorrei correre sugli ovali, non vorrei perdere punti utili per il campionato. Se non li faccio nel primo anno, li farò nel secondo per essere in grado di lottare per vittorie e titoli in futuro“.
Fonte dichiarazioni: FormulaPassion