Capitolo chiuso. La FIA, con il Gran Premio d’Australia, ha ufficialmente stabilito la procedura da seguire da parte di una scuderia quando il suo pilota dovrà scontare una penalità in gara.
Caso Alonso, ripercorriamo cosa è successo
Andiamo con ordine. Durante il Gran Premio dell’Arabia Saudita, stravinto da Perez, Alonso era stato penalizzato con 5 secondi di penalità per non essersi posizionato bene sulla griglia. Penalità scontata durante il pit stop, in cui l’unico elemento utilizzato era stato il jack per sollevare l’auto. Al termine del GP, in cui lo spagnolo aveva conquistato il terzo posto, la FIA ha punito Alonso con 10 secondi di penalità. Il team di Silverstone però, a serata inoltrata, ha presentato ricorso (vinto), con precisione ben sette prove in cui non vi è stata penalità nonostante il contatto del jack per sollevare l’auto.
La scelta della FIA
L’argomento, che è stato discusso nel briefing tra i team principal del venerdì mattina, vede emergere un’idea molto chiara, che è diventata anche ufficiale: i meccanici non potranno minimamente avvicinarsi alla vettura e dovranno aspettare che venga scontata tutta la penalità. Vietato dunque il contatto fisico con la monoposto. Sarà invece permesso l’utilizzo di ventole di raffreddamento durante la penalità, sempre a condizione che le ventole non tocchino la vettura.