La tappa più recente del mondiale tenutasi sul tracciato Imolese intitolato ad Enzo e Dino Ferrari ha incoronato come vincitrice indiscutibile la Red Bull, anche se le aspettative per il weekend erano ben diverse sia per i tifosi, sia per la Scuderia Ferrari.
Il team di Maranello aveva ragione di pensare di essere il favorito, avendo dimostrato negli appuntamenti precedenti di cavarsela meglio di tutti nelle curve lente, anche grazie agli scavi nelle pance capaci di generare quel carico aggiuntivo che tanto serve nei tracciati più ‘classici’, spesso costellati di tante curve che si percorrono a velocità medio-basse, per compensare il minor contributo dei canali venturi, i quali più la velocità è bassa, meno lavorano a dovere.
Benché le prove libere avessero sancito la prospettata superiorità della rossa, Red Bull ha messo in qualifica il primo tassello di un weekend radente la perfezione, basti pensare che la squadra di Milton Keynes ha conquistato 58 dei 59 punti disponibili tra sprint, gara e giro veloce. Dopo una sprint conquistata negli ‘ultimi metri’ da Max Verstappen, Red Bull ha sfruttato la partenza disastrosa della Ferrari di Leclerc per mettersi in prima e seconda posizione, con il messicano al seguito dell’olandese.
Il team guidato da Christian Horner ha poi, con un pizzico di fortuna legato alle condizioni ambientali che meglio si sposavano con la vettura di Adrian Newey, conquistato una doppietta che tanto male ha fatto alla squadra del cavallino e ai suoi tifosi, riportando l’olandese al secondo posto nella classifica piloti (a 27 punti dal leader monegasco), e la squadra sul secondo gradino della classifica costruttori (a 11 punti dalla Ferrari). Un ritorno che ha sapore di redenzione dopo i molteplici problemi di affidabilità avuti in Bahrain e Australia, che rimette la RB18 in corsa per le posizioni che contano, con aria a dir poco minacciosa nei confronti della squadra di Maranello.
Gli aggiornamenti
Se la F1-75 del cavallino è ancora pressoché nella configurazione vista durante i primi test stagionali a Barcellona, il team di ingegneri della Red Bull diretto da Adrian Newey non si è risparmiato circa gli aggiornamenti apportati alla propria monoposto, infatti, la RB18 di Verstappen e Perez, oltre ad una cura dimagrante tanto ricercata dai team per raggiungere il peso minimo di 798 kg, ha potuto contare su una serie di upgrade aerodinamici che hanno permesso una migliore gestione degli pneumatici rispetto a quella della Ferrari, sovrastando la rossa proprio nel suo punto forte, che tanto ha contribuito a raggiungere i due successi stagionali con Charles Leclerc.
Le parole di Horner
Il Team Principal della casa austriaca ha ripercorso il fine settimana imolese, enunciando i fattori che hanno consentito alla squadra di dominare nel circuito del Santerno: “Penso che, come abbiamo visto a Melbourne con le gomme, c’è una finestra operativa, e con l’assetto impostato questo fine settimana, abbiamo ottenuto il corretto funzionamento delle gomme. Leclerc stava lottando un po’ di più con le gomme anteriori qui rispetto a noi, sia nella Sprint che nell’ultima parte di gara. Questo ci ha dato il sopravvento, senza dimenticare che Max è riuscito a gestire la gara perfettamente, mentre Checo ha costruito un divario tra sé e Charles, gestendolo anch’egli molto bene. Eccezion fatta per una sua piccola escursione sul prato, non abbiamo subito un’eccessiva pressione. Oltretutto – ha aggiunto – il loro pneumatico anteriore gli ha causato qualche problema, tant’è che è stato necessario il rientro ai box. Valutando il traffico che c’era davanti a Perez, la Ferrari ha pensato di cogliere l’opportunità di superarlo per mezzo della strategia, ma non è andata così. Siamo stati in grado di rispondere con lui e coprendo poi la leadership di Max”.
FONTE: FormulaPassion