Si sono concluse questo pomeriggio in Bahrain le ultime prove prima che il sipario si apra, il prossimo weekend, sulla stagione 2023. L’ultimo atto ha visto spiccare Checo Perez, seguito da Lewis Hamilton e da un Valtteri Bottas con un Alfa Romeo che pare abbia risolto i problemi meccanici che avevano bloccato il finlandese ai box in mattinata e per parte di quest’ultimo pomeriggio di test.
Ferrari: ancora tanti lavori
“La prima gara è il vero test”, così Charles Leclerc ha dichiarato nel primo episodio della quinta stagione di Drive to Survive, ma sebbene si tratti di una citazione riguardante la stagione passata, può benissimo essere utilizzata per descrivere queste tre giornate di test e rassicurare i tifosi. Dopo il miglior tempo registrato dal monegasco in mattinata in 1:31.024, è il turno di Sainz scendere in pista per raccogliere gli ultimi dati necessari della vettura.
Si ripresenta nuovamente quella “fossetta” sul muso della Rossa, specialmente nel dritto, che aveva preoccupato il primo giorno di scuola sulla pista di Shakir. Ciononostante Carlos è riuscito a dominare la prima metà della sessione pomeridiana, segnando + 0.012 m rispetto al tempo segnato dal suo compagno di squadra, ma con una gomma più morbida rispetto a quella che sarà possibile utilizzare qui in Bahrain la prossima settimana.
Perez ottiene il primo tempo nei test
In questi giorni abbiano visto una RB19 degna erede della RB18 campione del mondo, una monoposto concreta e costante, specialmente con un ottimo passo gara. Sergio Perez nel pomeriggio di sabato 25 febbraio ha sperimentato in pista, provando il passo gara senza DRS e montando una gomma C3 nuova.
Così come per Hamilton il miglior tempo è però arrivato quando la temperatura dell’asfalto e dell’aria è scesa ed il messicano si è buttato in un giro secco che porta buone speranze in casa Redbull in vista del sabato di qualifiche, considerando che nella stagione 2022 il sabato vedeva trionfare la Ferrari.
Mercedes bene, ma è sufficiente?
Cala la sera sul circuito ed in pista si accendono di fucsia i 3 settori di Hamilton, che porta in prima posizione una Mercedes che è sembrata sottotono, almeno in questa sessione pomeridiana. Respira però Sir Lewis, quando le condizioni della pista risultano essere le medesime che troveranno i 20 piloti in griglia il prossimo sabato 4 marzo, durante le qualifiche del primo Grand Premio della stagione.
Aston Martin e Alonso, un sogno
L’Aston Martin guidata dall’ex Alpine, Fernando Alonso, sebbene si posizioni al 9 posto della classifica giornaliera del terzo giorno di test, appare molto promettente. L’asturiano ha montato una gomma C3 ed ha provato il passo gara, ma l’impressione che ha dato è quella che la monoposto verde stesse volando. In casa Aston hanno sperimentato assetti diversi e l’AMR23 comincia il campionato con una piattaforma buona da sviluppare nel corso della stagione e del futuro.
Non promettente invece uno degli altri team cosiddetti “mid-field”, la McLaren, che dopo i problemi di stamani alle alette anteriori, rimane ferma nel garage per quasi un’ora, con un Lando Norris che totalizza 37 giri del circuito.
Bene invece Bottas che usando mescole più soffici la piazza al terzo posto dopo i problemi meccanici avuti in mattinata.
I più veloci in termini assoluti
È Valterri Bottas il terzo pilota più veloce delle 3 giornate di test in Bahrain. Nel tardo pomeriggio, l’ex compagno di squadra, Lewis Hamilton si posiziona secondo, il che stupisce dopo le parole riportate ai microfoni della stampa. Il 7 volte campione del mondo ha infatti detto di aver avuto problemi alla guida della sua W14, specialmente nella seconda giornata di test, ma che già da questa mattinata la prestazione della monoposto di Brackley guidata da George Russell sembra essere migliorata. Conquista il primo tempo assoluto il messicano Perez, con 1:30.305, abbassando il tempo più basso della pole, ottenuto a Shakir da Leclerc.