I rookie stanno dominando la stagione 2025 di Formula 1. Alcuni di loro sono stati preceduti da tante chiacchiere, altri hanno avuto già modo di brillare, per altri quel momento è ancora lontano. In Formula 1 non c’è dubbio, basta poco per ritrovarsi sotto i riflettori, anche solo dopo poche gare, ma questo non è ciò che accade a tutti. Alcuni rookie, infatti, non crescono sotto i riflettori, piuttosto portano a casa le loro soddisfazioni silenziosamente. Chi dei rookie di questa stagione 2025 sta crescendo senza hype, e chi non sta crescendo affatto?
Andrea Kimi Antonelli e Oliver Bearman: rookie sotto i riflettori
Andrea Kimi Antonelli e Oliver Bearman, senza ombra di dubbio i rookie più chiacchierati di quest’anno. Tra chi difende l’ex sedile di Sir Lewis Hamilton, e chi compie miracoli con una Haas non del tutto gestibile. Questi due rookie stanno decisamente facendo parlare di loro in Formula 1.
Antonelli sta dimostrando una crescita costante, mentre Bearman sta lottando con i denti per portare qualche punto alla squadra, facendo spesso molto meglio del suo compagno di squadra Esteban Ocon. Sebbene le aspettative siano molto alte nei confronti di questi giovanissimi rookie, tutto questo hype potrebbe facilmente diventare una pressione schiacciante. Fino ad ora, i due, sembrano gestire molto bene questo alone di fama che si è creato attorno a loro, ma cosa accadrà quando un piccolo errore li farà vacillare?

Isack Hadjar: promessa silenziosa (ma poi non tanto) del 2025
Dopo una prima gara a dir poco avvilente, Isack Hadjar, ci ha messo davvero poco tempo per dimostrare di che pasta è fatto. Piazzandosi a punti sia in Giappone che in Arabia Saudita, anche Hadjar sta mostrando di lottare con i denti per portare punti preziosi al team, trovandosi ad un solo punto di distanza da Oliver Bearman nella classifica piloti.
Quella del franco-algerino si sta dimostrando una crescita silenziosa, per certi versi ancora un po’ troppo grezza, ma questo ragazzo farà parlare di sé molto presto. Qualcuno lo nomina già “Petit Prost”, in onore dell’idolo Alain Prost, per il suo stile di guida tattico… Il suo talento verrà notato nel breve periodo? O potrà crescere nell’ombra ancora per un po’?

Jack Doohan e Gabriel Bortoleto: di fronte ad un vicolo cieco in F1
Jack Doohan e Gabriel Bortoleto… non ci siamo proprio. Due piloti molto diversi, eppure entrambi messi alle strette da un destino comune, il fondo della griglia. I due piloti infatti, non hanno ancora portato nessun punto ai respettivi team Alpine e Sauber, e più che complici di una silenziosa crescita, sembrano vittime di un rumoroso tracollo.
Per Doohan è alta la posta in gioco, già dall’inizio della stagione nell’occhio del ciclone di Flavio Briatore, se non dovesse cominciare a portare risultati alla squadra, molto presto lo vedremo sostituito dall’argentino Franco Colapinto. Fino ad ora, Doohan, sembra aver commesso anche errori piuttosto gravi, che sono costati molto alla squadra, nonostante la vettura dell’Alpine quest’anno sembri nettamente migliore degli anni precedenti.
Quello di Gabriel Bortoleto sembra essere l’esito di una serie di scelte sbagliate. Dalle stelle alle stalle. Dal vincere il mondiale di Formula 2 del 2024, a dover lottare per riuscire a terminare una gara in Formula 1 nel 2025. Ma la vettura della Sauber, purtroppo, non sembra affatto voler collaborare con questo processo di crescita.

La prima stagione è sempre dura per tutti, anche se per alcuni lo è più di altri. Tra chi cresce e chi non si muove di un passo, la stagione prosegue, non senza sorprese. I rookie di questa stagione 2025 continueranno a seguire questa scia in Formula 1, o ribalteranno tutte le carte in tavola?