In occasione del lancio della monoposto 2023, avvenuto ieri a New York, Red Bull ha reso ufficiale l’accordo che la vedrà legarsi al colosso americano Ford dal 2026. Fino ad allora sia Red Bull che AlphaTauri continueranno ad utilizzare i motori Hond. Ma, come specificato da Christian Horner, la transizione da Honda a Ford avverrà secondo regole ben precise.
Dalla separazione al divorzio
La RB19 è pressoché identica alla RB18. I colori sono quelli delle ultime monoposto vincenti in casa Red Bull, quasi si trattasse di un buon auspicio. Forse dovremmo aspettare ancora qualche anno per un cambio di livrea che potrebbe avvenire per via della partnership con Ford. Al momento sulla RB19 è impresso il marchio Honda, una “novità” anticipata già nelle ultime gare del 2022, nel GP del Giappone. Il prestigioso marchio nipponico – che ha portato la Red Bull verso i titoli iridati, ha infatti deciso di non abbandonare totalmente il Circus dopo l’addio nel 2021. Rinnovando un accordo per continuare a fornire assistenza tecnica ai motori di Milton Keynes fino al 2025.
Nel 2026, anno in cui si aprirà un nuovo ciclo tecnico sul fronte motoristico, le strade di Honda e Red Bull si separeranno definitivamente, per via dell’accordo – tecnico e commerciale – con Ford. Dal 2026 Red Bull PowerTrains verrà ufficialmente riconosciuto come nuovo motorista al fianco di Ford che marchierà i motori di Red Bull e AlphaTauri. Ma, conoscendo quello che avverrà dal 2026 in poi, come verrà gestita la collaborazione tra Honda e Red Bull nei prossimi 3 anni?
Horner: “C’è una muraglia cinese tra noi e Honda”
Intervistato a New York per la presentazione della nuova livrea, il TP della Red Bull, Christian Horner ha parlato dell’accordo con Ford e di come verrà gestita la questione del divorzio con Honda. Il marchio giapponese ha dichiarato di voler rimanere nel 2026. Ma rimane ancora senza alcun team. Pur trattandosi dunque di una situazione insolita in F1, Horner ha chiarito che i due gruppi saranno completamente separati, e che verranno istituite delle misure di protezione per tutelare entrambe le parti.
“Abbiamo un accordo e un ottimo rapporto con Honda fino alla fine del 2025. Non c’è nessuno scambio di proprietà intellettuale. Tutti i motori Honda sono prodotti in Giappone e tutto ciò che riguarda RB Powertrains è focalizzato sul 2026. C’è una chiara “muraglia cinese” tra le due attività, non possiamo vedere l’interno del motore o cose del genere. Ma ovviamente lavoreremo con Honda nei prossimi anni per ottenere i migliori risultati possibili e difendere i titoli conquistati.”
Fonte dichiarazioni: RacingNews365