Rabbia, frustrazione, stanchezza, adrenalina ci sono tante cose che passano per la testa a un pilota che come uscendo dall’apnea si toglie il casco per parlare di quello che è successo in pista. Lewis Hamilton è uno dei piloti più apprezzati quanto discussi delle ultime generazioni. Il suo talento va a braccetto con una personalità forte, sul quale ha costruito una grandissima carriera.
Un inizio difficile
Con i primi insuccessi però, dopo anni di prestigio e vittorie, quella pressione, che caratterizza chi di solito si vuole affermare ma non può, è tornata a farsi sentire. La Mercedes sta affrontando un periodo difficile e mentre siamo già al sesto appuntamento stagionale la luce in fondo al tunnel ancora sembra lontana. La scelta sta nel continuare a credere in un progetto sbagliato, o nell’abbandonarlo per concentrare tutte le risorse sul 2023.
A complicare le cose per Lewis è arrivato anche un giovane pilota, George Russell, costante da inizio stagione nonostante una vettura molto meno competitiva delle prime due potenze del campionato.
In occasione della conferenza stampa che precede il weekend in Spagna George Russell ha detto: “Arrivare tra i primi 5 in ogni gara dà costanza, ma il nostro obiettivo è la vittoria. Ma Red Bull e Ferrari hanno un altro passo. Vediamo la situazione, credo sarà interessante per noi questo weekend anche se non abbiamo la bacchetta magica”
Quali sono dunque le prospettive per i due piloti? “Prospettive, non so – ha detto Hamilton in conferenza stampa a Barcellona – ogni volta spero siano buone e come team stiamo facendo il massimo e sono fiero della squadra. La macchina era diversa dai test e sarà utile per una comparazione. Anche allora c’era il porpoising e sarà interessante vedere i miglioramenti.”
Lo sfogo sul team
Lo abbiamo visto litigare con Toto Wolff nei box, sfogarsi nei team radio. Ma quello che sta passando adesso Lewis Hamilton è assolutamente normale e comprensibile. Uno sfogo può capitare, soprattutto quando non si vedono vie d’uscita. Fa parte del gioco, e dal momento che la macchina non va l’unico appiglio in cui sperare è nelle speranze e nel lavoro dell’intero team.
“I messaggi a Miami sulla strategia del team? Io non ho problemi sulla strategia, abbiamo avuto un po’ di sfortuna – ha detto Lewis – ma per gli spettatori non credo sia facile comprendere ciò che accade in macchina, col battito cardiaco altissimo. Così come è difficile comprendere alcuni scenari, diverso da quando sei tranquillo. E non sempre rispondi in modo ‘normale’, ma credo dimostri anche quanta passione c’è” .