Il 2023 di Lewis Hamilton è stato un anno a due facce. Da una parte il ritrovato podio nel mondiale, rifacendosi dal sesto posto del 2022 (peggior piazzamento in carriera) con un solido terzo (risultato inedito nella sua carriera). D’altra parte, però, per la seconda stagione di fila è mancata la tanto agognata vittoria numero 104, anche se è arrivata una pole position.
Il pilota britannico, però, può dirsi soddisfatto. Dopo una stagione, quella del 2022, passata a sperimentare assetti durante le prime gare mentre George Russell chiudeva sempre in top 5, quest’anno il sette volte campione del mondo si è preso il lusso di chiudere ben cinque posizioni più in alto del compagno, benché i punti di distacco siano stati solamente 59.
Il 2023 di Hamilton: alti e bassi, ma un anno da campione
Nonostante il mancato appuntamento con la vittoria, Lewis Hamilton ha chiuso al secondo posto in tre gare (Australia, Spagna e Messico), che sarebbero state quattro senza la squalifica di Austin, non imputabile al pilota. Prima del ritiro al via in Qatar, unico vero grande errore della stagione, il campione britannico aveva mancato la top 6 solamente una volta, in Austria.
Nonostante una vettura molto lunatica, la migliore dietro la Red Bull, ora un’incolore contendente di centro gruppo, la costanza di Hamilton gli ha permesso di lottare fino alla penultima gara con Sergio Perez per il titolo di vicecampione del mondo. Il terzo posto non deve essere una vergogna: dire che Perez abbia avuto una vettura superiore è un eufemismo. Hamilton ha chiuso come “best of the rest“, davanti a tutti gli altri piloti che, nelle varie gare del 2023, si sono alternati come antagonisti principali di Verstappen. E di questo deve essere fiero.
Verso il 2024 e oltre: la ricerca dell’ottavo
Hamilton e la Mercedes continueranno assieme almeno fino al 2025, quando il pilota di Stevenage avrà superato la soglia dei 40 anni, sperando di avere di nuovo tra le sue mani una vettura che gli permetta di lottare per l’ottavo mondiale.
A questo proposito, Hamilton ha sottolineato i progressi che ha visto nel corso del 2023, pur auspicando una macchina migliore in futuro. “Non pensavamo che fosse possibile far segnare una pole quando ho guidato la macchina per la prima volta a febbraio – si legge nella pagina di Autosport Top 50 of 2023 dedicata al numero 44 – e gli aggiornamenti di Austin ci hanno portati vicino alla vittoria”.
“Vedere che abbiamo lentamente trasformato la macchina in una vettura più competitiva è stato uno dei momenti più belli della stagione. Ma rimane fondamentalmente un’auto non vincente. L’ideale sarebbe arrivare a febbraio e non rivedere una replica dell’anno scorso”.