Lewis Hamilton e la Mercedes stanno attraversando uno dei periodi più difficili da quando i loro destini si sono incrociati donando alla Formula 1 una lunga serie di successi. Il team per il secondo anno consecutivo sa di aver sbagliato il progetto, di aver giocato ancora una volta una posta troppo alta. La W14, avrebbe dovuto scacciare via l’immagine della W13, cancellare la delusione dai volti in fabbrica e nel paddock, far rifiorire la scuderia più vincente dall’era ibrida. Ma al momento si sta rivelando un progetto problematico, ancora una volta.
Che la W14 non avrebbe funzionato Lewis Hamilton e George Russell lo hanno capito già nei test in Bahrain. La conferma è poi arrivata in gara. I problemi sono tornati a galla anche se in una forma diversa. Con un contratto in scadenza nel 2023 e un team che sembra aver perso la rotta, i dubbi sulla permanenza di Lewis Hamilton continuano a crescere. Il suo sfogo, post Bahrain, sui problemi sollevati e mai presi in considerazione dal team, è stato visto come un primo segno di cedimento.
Divario sempre più grande
Due settimane dopo, a Jeddah Lewis arriva con la consapevolezza di non poter ambire, almeno in questa prima parte di stagione alla vittoria. A preoccupare Lewis il divario con la Red Bull di Verstappen e la rivelazione dell’Aston Martin, arrivata sul podio davanti alla Mercedes di Lewis e la Ferrari di Sainz.
“Il divario con la Red Bull è più grande – ha detto Lewis nella conferenza stampa che precede il weekend a Jeddah.Quest’anno soffriamo meno in rettilineo ma al contrario fatichiamo in uscita dalle curve. Red Bull ha un posteriore molto solido ed erano 1 secondo, 1 secondo e mezzo più veloci in gara. Più di quanto avremmo potuto immaginare.”
Parlando di obiettivi per il 2023, l’8 volte iridato è piuttosto chiaro e ha ammesso di non essersi trovato a suo agio con la W14 sin da subito.“Già quando abbiamo guidato questa macchina per la prima volta abbiamo capito di esserci trovati nuovamente davanti ad una sfida, e vicini allo scenario dell’anno scorso, ma dobbiamo lavorare il più possibile e rimanere uniti. Ho piena fiducia in tutti quanti. Il team non ha perso di colpo le capacità di costruire una grande macchina, sappiamo dove vogliamo arrivare ma dobbiamo continuare a lavorarci. Sappiamo che per lottare per la vittoria c’è bisogno che le Red Bull e Ferrari non concludano la gara, magari anche l’Aston.”
Lewis: “credo in Mercedes, non vado altrove”
Nonostante ciò la Mercedes dall’anno scorso ha imparato che si può reagire ed è proprio il salto di qualità della W13, nel corso della stagione a tenere viva la speranza a Brackley: “ci piace la sfida, dobbiamo continuare a restare uniti. Spero che nel corso dell’anno riusciremo a ridurre il divario e di tornare a vincere.” Sulla possibilità di andare via a fine 2023 Lewis ha tenuto a precisare: “credo al 100% nel team e non programma di andare altrove.
Fonte dichiarazioni: SkySportF1