Se in casa Ferrari, con le dimissioni di Sanchez, la situazione non è di certo delle migliori, non è che sia tanto diversa in casa Mercedes. La scuderia di Brackley è reduce da un inizio di stagione che già pone molti dubbi sul futuro della W14, sempre più oggetto di attenzione.
L’attacco di Hamilton
Il quinto posto di Lewis Hamilton e il settimo di Russell, uniti al dominio Red Bull e alla lotta con Aston Martin, sembrano aver fatto capire agli ingegneri che il concetto aerodinamico “zero sidepod” non funziona. Sulla questione, durante la settimana, si è anche espresso Lewis Hamilton che è stato anche abbastanza duro e chiaro: “Ho guidato così tante auto nella mia vita. So di cosa ha bisogno una macchina e cosa no. Ora si tratta davvero di responsabilità, ammettere e dire: ‘non ti abbiamo ascoltato e ora non siamo dove dovremmo essere’. In passato ho avuto molte macchine con questo comportamento, soprattutto ai tempi della McLaren e non so quando o come riusciremo a svoltare, però dovrà accadere“.
Wolff predica calma: “Lewis è con noi”
Non è mancata la risposta, comunque pacata, del team principal Toto Wolff che ha commentato così la situazione: “Le parole di Lewis le avete sentita alla radio. Posso dirvi che è parte integrante della squadra, la sostiene e siamo tutti uniti e non credo che questo cambierà solo perché l’avvio è stato pessimo. Con lui abbiamo vinto otto campionati costruttori e sei campionati piloti e il rapporto è sempre lo stesso”.
“Dobbiamo essere uniti”
Wolff preferisce dunque mantenere la calma, anche se la vettura non ha dato di certo i risultati sperati. A tal proposito, sulla possibilità di una seconda W-14, Toto ha aggiunto: “Dobbiamo avere un unico obiettivo in questo momento: spingere tutti nella stessa direzione, i piloti, gli ingegneri, tutto il management, invece di gettare la spugna. Non l’abbiamo mai fatto e non lo faremo”.