Non è stata una stagione facile per la Mercedes, ancor di più per Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, come lo scorso anno con la W13, ha faticato tanto, ma è riuscito a estrarre il massimo da una vettura che nel corso della lunga stagione 2023 ha manifestato più di qualche difficoltà.
Una stagione ricca di difficoltà
Nonostante il terzo posto conquistato nel mondiale piloti (dietro, dunque, solo ai due della Red Bull) e al secondo insieme a Russell nel mondiale costruttori, Hamilton non si ritiene al 100% soddisfatto della propria stagione. La ragione è molto semplice e si nasconde dietro il suo essere campione del mondo. Lewis ha rinnovato con Mercedes, con l’annuncio che è arrivato durante il weekend di Monza, perché ha voglia di poter tornare a vincere il titolo.
Hamilton: “Ho pensato che non fossi più in grado”
Proprio per questo, nell’analizzare la sua annata, Hamilton ha ammesso che quest’anno avrebbe voluto di più soprattutto dalla macchina, anche se non ha nascosto di aver messo in dubbio il suo talento quando le cose, soprattutto all’inizio, non andavano nel verso giusto: “Quando hai una stagione così difficile come questa, ci sono sempre momenti nei quali pensi: ‘Forse sono io o è la macchina? Sono ancora in grado? Posso ancora farcela? Perché, se manca quello, si sa…i momenti magici alla fine arrivano sempre insieme: serve avere rapporto tra te e la macchina per far nascere quella scintilla straordinaria che è assolutamente quello che cerchi”.
La Mercedes nel 2023 ha scelto di non cambiare filosofia rispetto all’annata 2022. Una decisione che non si è dimostrata vincente (e l’addio di Elliott lo testimonia) e che Hamilton aveva già percepito: “Mi ricordo benissimo la sensazione che, posso dire, non era per niente buona. Avevo davvero delle grandi speranze. A febbraio, quando abbiamo fatto un punto su come fosse la macchina, ero un po’ preoccupato, perché le sensazioni di inizio anno erano: ‘La macchina è fantastica, è unica, e nessuno ha è mai andato incontro a niente di simile’. Dopodiché, abbiamo fatto il nostro primo test. Da quel momento sono stato molto più cauto. Mentre ascoltavo la mia risposta era sempre un: ‘Vedremo’. E la macchina ha dimostrato tutti i problemi e sapevo che sarebbe stato solo l’inizio di un anno davvero molto lungo”.