La Haas è una delle scuderie che ha trovato un alleato nel cambio regolamentare del 2022. Il team americano con un piede verso il fallimento – dato il budget minimo – e uno ancora nel paddock è tornato ad un buon livello di competitività, conquistando anche la prima pole position della sua storia grazie a Kevin Magnussen e concludendo il campionato con un’ottimo 8° posto. Anche se, i risultati, non hanno reso pienamente giustizia alla nuova creatura di Dallara, motorizzata Ferrari.
La VF-22 si è rivelata una vettura a due facce nelle diverse fasi del campionato, complice anche uno sviluppo troppo modesto – un solo grande aggiornamento in tutta la stagione, per una vettura che poteva offrire di più. Incidenti, budget ridotto, e una separazione dal principale sponsor a pochi giorni dal via, hanno fatto sì che le ambizioni del team fossero legate più che altro alla sopravvivenza, per compiere un ulteriore step nel 2023, in cui potrà contare sull’aiuto di un altro pilota d’esperienza, Nico Hulkenberg.
Telaio 2023 omologato
Il primo step, l’omologazione del telaio, è avvenuto con successo. La Haas è stata la prima squadra ad aver compiuto questo passo. La sorella minore della VF-22, ovvero la VF-23, ha superato i test FIA per telaio e muso proiettandosi verso la prossima stagione. La Haas nel 2022 ha fatto un grande salto di qualità e la vicinanza con la Ferrari, specie per la collocazione della filiale a Maranello, ha suscitato diverse polemiche e accuse su scambi di informazioni anche in vista degli ottimi risultati della Haas nella prima parte della stagione. “Il telaio e il muso della VF-23 hanno superato i test FIA e sono ufficialmente omologati, un punto di riferimento significativo nello sviluppo della nostra vettura 2023” ha commentato con grande entusiasmo la Haas sui propri social.