Allo sventolare della bandiera a scacchi è George Russell a tagliare per primo il traguardo della gara del GP di Singapore. Dietro di lui a chiudere il podio ci sono Verstappen e Norris. Piastri, invece, si deve accontentare della P4, ma questo non preclude i festeggiamenti in casa McLaren in quanto il team con questi punti ha vinto il campionato costruttori. Ancora deludente, al contrario, la Ferrari che passa tutta la gara nella terra di nessuno, con Leclerc e Hamilton che hanno chiuso rispettivamente 6° e 7°.
Volano scintille nella partenze della gara del GP di Singapore: c’è un contatto tra i due Papaya
Le luci rosse si accendono e si spengono in un attimo: così ha inizio la gara del GP di Singapore. La partenza vede subito un’ottimo spunto di Lando Norris che si dimostra subito aggressivo con il suo compagno di squadra, e rivale in campionato, e riesce a prendere la terza posizione quasi spingendo Piastri nel muro. Tuttavia, a causa di questa mossa ha avuto un contatto con Max e Oscar danneggiando la sua ala anteriore. Inizio più difficile, invece, quello di Verstappen che aveva montato le gomme soft per essere subito aggressivo ma ha pattinato molto alla spegnimento dei semafori e quindi non è riuscito a superare il poleman. Quindi per lui ora è il momento di guardarsi le spalle… Bene anche la partenza di Leclerc che recupera due poszioni e sale in P5 mentre Kimi ne perde due e scivola in P6.

Iniziano i pit stop ma la situazione non cambia
Dopodiché, in questa prima parte della gara del GP di Singapore è devastante il ritmo di Russell che continua ad aumentare il suo margine di vantaggio su Max. Infatti, il team di quest’ultimo gli chiede di gestire le gomme in quanto ha una mescola molto morbida. E inoltre, alla fine, il suo compito è quello di stare davanti alle McLaren per riaprire le speranze per il campionato. Intanto dietro iniziano i primi pit stop con Colapinto, Tsunoda e Bortoleto che sperano così di arrivare fino alla fine e fare un mega undercut.
Davanti, invece, sono ancora tutti in pista per evitare di finire nel traffico. Cosa fare? pianificare bene la sosta per riuscire a mantenere o migliorare la propria posizione alla fine della gara del GP di Singapore. Ed il primo ad entrare ai box è il 4 volte del mondo. Da adesso dovrà mantenere un ritmo infernale per evitare di essere superato dai Papaya che spingono per cercare di fare un overcut: tutto si giocherà sul filo dei millesimi. Dopo di lui si fermano anche i due piloti Ferrari che ora dovranno sbarazzarsi del traffico e le due frecce d’argento. Infine c’è la sosta per le McLaren che rientrano in pista alle spalle di Verstappen. Tuttavia il pit stop di Piastri è stato molto lento e quindi è scivolato a 10 secondi dal compagno di squadra.

Russell continua a gestire la leadership della gara del GP di Singapore mentre per Max iniziano i problemi
Cambiano le gomme ma non la situazione, con le Mercedes che continuano ad avere un ritmo devastante. Infatti, Kimi riesce ad attaccarsi alla Ferrari di Leclerc per provare a risalire in classifica. E ci riuscirà al 55esimo giro. Ma non sono gli unici ad essere veloci perché anche Max lo è e spera ancora di poter attaccare la P1. Alla fine la posta in palio per lui è molto alta: la prima vittoria nella gara del GP di Singapore ma sopratutto la possibilità di fare molti più punti in ottica campionato. Ma la tensione è alta perché sta avendo problemi nello scalare le marce che l’hanno portato ad avere un bloccaggio che l’ha quasi mandato a muro. E poi la situazione non è migliorata… Tanta fatica per lui. E così Norris gli si incolla ma il leone olandese continua a difendersi con i denti.

Constatazioni finali sulla gara del GP di Singapore con McLaren che vince i costruttori
Una vittoria tanto inattesa all’inizio del weekend quanto dolce per George Russell. A chiudere il podio ci sono poi Max Verstappen e Lando Norris. Mentre Piastri è costretto a fermarsi ai piedi di quest’ultimo e per questo non nasconde la sua frustrazione. In P5 troviamo, poi, l’altra Mercedes guidata da Kimi Antonelli. A testimonianza di una monoposto che ha ritrovato la sua solidità anche su una pista molto calda grazie ai nuovi aggiornamenti portati per far flettere di più l’ala anteriore. Ma questo non è l’unico team che può festeggiare perché oggi è arrivato, anche, il 15° titolo costruttori per la McLaren.

Chi non ha nulla per cui essere felice è, al contrario, la Ferrari che si ferma nella terra di nessuno: mai al passo dei primi ma sempre davanti a quelli dietro. Risultato? Un’anonima 6° e 7° posizione. Ma l’aspetto più preoccupante sono i problemi di surriscaldamento dei freni che hanno avuto entrambi i piloti durante tutta la gara del GP di Singapore. Infatti sono continue le richieste di lift and cost e in più Hamilton alla fine, quando era quasi arrivato ad Antonelli, ha iniziato ad avere gravi problemi all’impianto frenante che hanno rischiato di fargli perdere anche la posizione su Alonso.
Infine sono da menzionare le ottime prestazioni dei tre piloti che hanno chiuso la top 10, osssia: Alonso, Bearman e Sainz. Con Fernando che è riuscito a ricostruire la gara dopo un pit stop lento e Carlos che è risalito fino in zona punti dall’ultima posizione.
Ecco di seguito la top 10 della gara del GP di Singapore:
