Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, promette: sia il GP di Imola che di Monza resteranno in Formula 1 fino al 2030. Una notizia che scalda i cuori dei tifosi italiani, soprattutto se si considera le enormi difficoltà nel poter confermare e firmare un accordo pluriennale con Liberty Media. A dare l’annuncio, in un’intervista esclusiva a “La Gazzetta dello Sport”, è lo stesso Damiani che, sul tema, ha ammesso: “Posso dire che abbiamo già un accordo, anche se mancano ancora i dettagli, per sottoscrivere il rinnovo di contratto che prevede la conferma per altri cinque anni di entrambi i GP italiani: Monza e Imola. Avere due gare nel calendario di Formula 1 in Italia fino al 2030 sarebbe un risultato incredibile”.
Damiani assicura: “Per il GP di Imola e di Monza rinnovo fino al 2030”
L’accordo, dunque, sembra a essere a un passo. Ora, l’obiettivo è attenersi alle richieste di Formula 1. A tal proposito, Monza è pronta a rifarsi il look, con i lavori che sono prossimi a partire: “Il piano prevede nuovi sottopassi, in quanto quelli attuali vengono ritenuti troppo stretti – ha continuato Damiani – creando diversi disagi relativi al traffico sia dei veicoli che dei pedoni. Ci saranno, inoltre, percorsi distinti proprio per facilitare e creare la distinzione tra i pedoni e chi invece arriverà in autodromo tramite i mezzi. Riasfalteremo la pista con materiali all’avanguardia, sistemando sia i cordoli che le vie di fuga: per l’appalto abbiamo fatto affidamento su Invitalia. L’obiettivo è far partire i lavori il prossimo anno e averli già terminati per giugno”.
“Obiettivo anticiparci prima del 2025”
La Formula 1 è uno sport in continua crescita, con gli introiti che continuano a dimostrarlo. Le richieste che arrivano a Liberty Media da parte di altre Nazioni per poter ospitare un GP nel corso della stagione sono tante e, proprio per questo, l’obiettivo di Damiani è cercare di giocare d’anticipo: “La coda di richieste per ospitare un GP c’è e anche grandi Nazioni, come Francia e Germania, a oggi non hanno una tappa in calendario. Per queste ragioni penso che sia importante anticipare i tempi rispetto alla scadenza del 2025, che tra l’altro coinciderà con l’elezione del presidente FIA e col nuovo Patto della Concordia”.