Non è stata una gara facile per tutti i piloti, soprattutto per Pierre Gasly. Il pilota francese ha concluso al penultimo posto in classifica. Ma oggi, il risultato sportivo cona davvero poco.
L’incubo del trattore
È ancora sotto gli occhi di tutti la presenza del trattore in pista, mentre le vetture transitavano, durante la bandiera rossa. Chi si è lamentato, giustamente, di questa situazione è stato Pierre Gasly. Il pilota francese ha intravisto il trattore mentre cercava di raggiungere il gruppo per l’ingresso in pit lane. Il suo messaggio alla radio, con le condizioni di visibilità scarsissime, è stato molto chiaro. “Che ***** ci fa un trattore in pista! Non avete capito niente!!”. Messaggio chiaramente riferito alla strage di Jules Bianchi.
Gasly penalizzato
La FIA non ha capito niente, ma, alla fine, per Gasly dopo lo spavento non sono finite le brutte notizie. Il francese infatti, sempre durante quella circostanza, non ha diminuito la sua velocità in regime di bandiera rossa. Risultato? Drive through, trasformato a 20 secondi e due punti rimossi sulla patente.
Le parole del pilota francese
Si conclude in questo modo la gara giapponese di Gasly. Il pilota dell’AlphaTauri ha voluto però analizzare il suo spavento nel post-GP.
“Abbiamo già perso Jules. Abbiamo perso tutti una persona straordinaria ed un pilota eccezionale per un incidente avvenuto otto anni fa, sulla stessa pista e nelle stesse condizioni, e con una gru. Com’è possibile oggi rivedere un trattore? Neanche sulla ghiaia, ma sulla pista, mentre noi eravamo ancora in pista. Veramente non lo capisco. Ovviamente mi sono spaventato, se avessi perso la vettura nella stesso in modo in cui l’aveva persa Sainz il giro prima sarei morto. Non importa se mi trovavo a 100 o a 200 km/h, semplicemente non capisco; è irrispettoso per Jules e per la sua famiglia, nonché per tutti noi piloti. Se fossi passato a due metri sulla sinistra sarei morto”.
FONTE DICHIARAZIONI: FormulaPassion