Ci siamo: questo weekend sarà il primo dell’annata 2023. La gara inaugurale si svolgerà sul circuito del Bahrain, dove si sono inoltre svolti i test pre-stagionali che ci hanno ricordato che la F1 è finalmente tornata.
Alla scoperta del circuito di Sakhir
Andiamo perciò ad analizzare le caratteristiche del circuito inaugurale di questa stagione.
Il Bahrain International Circuit è un tracciato costruito nella cittadina di Sakhir. Lungo 5412 metri, è stato inaugurato nel 2004. Ad oggi, il record della pista in gara è di Pedro de la Rosa che con la sua McLaren nel 2005 ha fatto registrare un tempo di 1’31”447.
Il progetto è stato elaborato molto velocemente e messo in pratica con tempi molto ristretti. Tutto ciò era legato alla voglia dell’allora Principe arabo Al Khalifa affinché il tracciato potesse entrare a far parte del calendario di quell’anno.
Sul rettilineo principale si arriverà a toccare i 330 km/h a DRS aperto anche con ali a medio-alto carico, che sono quelle consigliate per un tipo di circuito come questo. Questo tipo di configurazione serve soprattutto nelle curve ad altissima velocità dove si raggiungono anche i 4G di forza laterale.
Tema gomme e carburante
La principale difficoltà a cui i team andranno incontro è sicuramente la gestione gomme. Bisogna infatti considerare la tanta sabbia che sarà trasportata dai venti arabi (considerando l’area desertica) che andrà a rovinare più velocemente del normale gli pneumatici. Sarà fondamentale quindi una vettura che di base non li surriscalda e un assetto per evitare soprattutto il sovrasterzo (importante anche non incorrere in frequenti bloccaggi pesanti che rischiano di diminuire la vita della gomma). A questo ci ha pensato anche la Pirelli che ha deciso di portare sul circuito arabo le mescole più dure del pacchetto. I team avranno infatti la C1 (Hard), la C2 (Media) e la C3 (Soft).
Un altro tema sul quale scuderie dovranno mettere gli occhi è quello del carburante. Il tracciato presenta lunghi rettilinei e curve veloci che si percorrono in addirittura quarta o quinta marcia (parliamo ad esempio della rapida successione delle tornate 5, 6 e 7) e sono pochissimi i punti dove fare lift and coast quali curva 1 o curva 11, ovvero quelle in fondo ai due rettilinei.
ARTICOLI DI FRANCESCO ORLANDO