La pioggia in Canada è stata un elemento determinante nelle qualifiche. Le strategie, gli incidenti e il traffico hanno fatto il resto. In uno scenario tramutatosi in un vero e proprio Caos diversi piloti al termine della sessione si sono ritrovati dai commissari per discutere su alcuni episodi. In particolare erano 4 i piloti sotto investigazione: Sainz, Stroll, Tsunoda – per impeding e Hulkenberg, per non aver rispettato il regime di bandiera rossa. Vediamo le decisioni che sono state prese.
Sainz, il primo ad essere stato penalizzato
La prima comunicazione arrivata dalla FIA è stata quella su Carlos Sainz. Lo spagnolo era sotto investigazione per un impeding, abbastanza lampante, su Pierre Gasly. Considerando i precedenti non ci sono stati dubbi sul da farsi e sono arrivate presto le 3 posizioni di penalità in griglia che hanno fatto scalare Sainz dietro il proprio compagno di squadra, Charles Leclerc, non entrato in Q3.
Le altre sentenze
Ma Sainz non è l’unico ad essere finito nella bufera. Nella notte sono infatti arrivati gli esiti delle altre investigazioni. Sia Stroll che Tsunoda come Sainz hanno ricevuto una penalità di 3 posizioni per impeding. Il pilota canadese – che si era tenuto sulla traiettoria asciutta per via degli pneumatici freddi – non è riuscito a giustificare sufficientemente l’impeding ai danni dell’altra Alpine, quella di Esteban Ocon. Il team lo aveva infatti informato dell’arrivo di Ocon, e i commissari hanno stabilito che – avendolo saputo – avrebbe potuto ridurre la velocità sul rettilineo tra le curve 7 e 8 per permettere il passaggio della vettura di Ocon.
L’episodio che riguarda invece Yuki Tsunoda è quello di un impeding, ai danni di Hulkenberg. Tsunoda, nel suo giro veloce era in testa con Hulkenberg che stava recuperando. All’ingresso in curva 10 Yuki è andato lungo, rientrando in pista davanti alla Haas numero 27. Tsunoda riteneva di essere ancora nel suo giro veloce. Nonostante il fatto che in quel momento fosse più lento di circa 3 secondi rispetto al suo tempo precedente. Secondo i commissari il pilota giapponese avrebbe dovuto abortire il giro dopo il lungo, ma non facendolo ha ostacolato invece Hulkenberg.
Ma anche ad Hulkenberg non è andata bene
L’ultimo episodio analizzato dai commissari riguarda proprio uno dei protagonisti di questo ultimo scenario, ovvero Nico Hulkenberg autore di un giro che gli era valsa la prima fila, in un momento caotico visto l’incidente appena avvenuto di Piastri. Ma il sogno della Haas e di Nico è durato poco. I commissari gli hanno inflitto una penalità pesante per non aver rispettato il regime di bandiera rossa.
Come si legge dal documento FIA: “Il pilota aveva appena concluso il suo giro più veloce e aveva iniziato un altro giro lanciato. Era nel primo settore quando è stata esposta la bandiera rossa, ma a quel punto aveva già superato di 1,5 secondi il suo delta time” e che proprio per questo avrebbe fatto fatica a scendere sotto il delta nel settore successivo. Inoltre Nico “Ha anche ammesso di essersi confuso con il segnale acustico delle cuffie, e quindi a un certo punto ha pensato di andare troppo piano.“
Una penalità “leggera”
Confrontando la telemetria di Hulkenberg con quella di Ocon che ha rispettato i tempi delta in ogni mini-settore i commissari hanno riscontrato più o meno le stesse velocità e questo sarebbe valso come attenuante. Tuttavia, i commissari, non potendo ignorare del tutto la violazione hanno deciso di applicare una penalità a Hulkenberg, che da regolamento sarebbe stata di 10 posizioni sulla griglia di partenza, ma che nel caso di Nico è stata ridotta a 3. Questo riconsegna la prima fila a Fernando Alonso che partirà al fianco di Max Verstappen.