La F1 in questo week-end andrà a completare il famoso trittico nelle Americhe. Dopo essere passati dagli USA e dal Messico, si va in Brasile, precisamente ad Interlagos. Andiamo a scoprire insieme il circuito dove molte volte si è assegnato il Mondiale.
50 anni dal primo Gran Premio del Brasile, con tantissimi campioni nati su questo circuito
L’autodromo José Carlos Pace è un circuito permanente costruito nella cittadina di Interlagos. Lungo 4309 metri, presenta 15 curve e 2 zone DRS, una sul rettilineo principale ed un’altra dopo la Curva do Sol (tra le tornate 3 e 4). Inaugurato nel 1940, venne introdotto nel calendario di F1dal 1973. Quel gran premio venne vinto da Emerson Fittipaldi, idolo di casa del tempo. Il pilota con più vittorie sul suolo brasiliano è il leggendario Michael Schumacher (4), seguito da Lewis Hamilton (3). Per il campione del mondo in carica Max Verstappen invece solo 1 vittoria a Sao Paulo. Il circuito è però famoso per aver assegnato i titoli del Mondo, come ad esempio quello di Hamilton nel 2008 all’ultima curva, o l’ultimo della Ferrari, con Kimi Raikkonen, l’anno precedente (2007).
Il record assoluto della pista appartiene a Lewis Hamilton, che nelle qualifiche del 2018 fece segnare il tempo di 1’07”281. Mentre quello ufficiale appartiene a Valtteri Bottas, che nello stesso anno con la stessa Mercedes fece fermare il cronometro a 1’10”540.
Velocità e tanta trazione: queste le chiavi per un buon Gran Premio del Brasile
Il tracciato è composto da un mix di curve lente (terza marcia) ed alcune dove è importantissimo il carico aerodinamico, come la S do Senna (curva 1 e 2) e la Curva do Sol (curva 3). Inoltre, il rettilineo principale è molto lungo e si raggiungono velocità di 335/340 km/h. Fondamentale quindi la scelta dell’assetto per questo gran premio, che dovrebbe avere una configurazione da medio-alto carico.
Oltre ad una macchina ben piantata servirà tantissima trazione. Il settore centrale, ad esempio, è composto da una quasi totalità di tornate dove avere una macchina ben bilanciata è fondamentale. Uscire bene sarà quindi fondamentale, soprattutto nella curva che immette sul rettilineo principale, per riuscire a portare più velocità possibile.
Dopo il GP del Messico corso a 2200 metri di altezza, si passa agli 800 di Interlagos. L’aria sarà perciò meno rarefatta, ma come per Città del Messico sarà importare stare attenti al degrado termico. Le gomme saranno la C2 (hard), la C3 (media) e la C4 (soft). Ciò vuol dire che avremo una mescola in generale più duratura rispetto a quelle del week-end scorso, proprio per andare a contrastare quel tipo di usura.
Verstappen il favorito in Brasile, Hamilton per eguagliare Schumacher
Come da inizio anno, pur dopo aver messo in cassaforte la pratica Mondiale Piloti, il favorito resta Max Verstappen. Dietro di lui, a fare da zanzarina, le solite: Ferrari, Mercedes e McLaren. Tutti e tre le squadre hanno vetture che possono far bene su questa pista. La Rossa potrà contare sull’ottima trazione della SF-23, e sulla propria forma nei week-end con la Sprint Race. Questa sarà l’ultima della stagione, ed il team di Maranello vuole “chiudere in bellezza”. La scuderia tedesca e quella inglese potranno invece fare affidamento sulla gestione gomme, nettamente migliore di quella delle vetture italiane. Ci si aspetta quindi un fine settimana abbastanza spettacolare.