Manca ormai pochissimo prima dello spegnimento dei semafori della terza gara della stagione. Siamo a Melbourne, in Australia, su un tracciato che, osservando la griglia di partenza, promette grande spettacolo. Fattore fondamentale sarà anche la strategia che i team sceglieranno di adottare: una o due soste? Quali mescole utilizzare? Scopriamo insieme quali sono le indicazioni di Pirelli per questo GP.
GP Australia, ecco la strategia
La strategia di gara ad una sosta per il Gran Premio d’Australia è sulla carta la più veloce. Dalle simulazioni basate sui dati raccolti fino ad oggi, i team potrebbero optare per una partenza su P Zero Yellow medium ed un cambio tra il diciassettesimo e il ventitresimo giro con le P Zero White hard. Leggermente meno veloce è la variante che prevede la partenza con le Soft con una sosta fra il quindicesimo e il ventunesimo giro per termina la gara sulle Hard.
Sebbene più lenta rispetto a quella su una sosta unica, anche una gara a due soste è possibile, con l’utilizzo di tutte le mescole disponibili a Melbourne: Soft al semaforo, cambio con le Hard tra il decimo e il quindicesimo giro e infine Medium montate tra il trentottesimo e il quarantacinquesimo giro e portate fino alla bandiera a scacchi. A differenza dello scorso anno, anche la scelta più morbida della gamma (C4, invece della C5 portata nel 2022) rientra nelle possibili strategie di gara
Le parole di Mario Isola
A dare una sua idea sul weekend svolto finora, è il direttore dell’area tecnica Motorsport di Pirelli, Mario Isola: “È stato un sabato particolarmente intenso. Dopo che venerdì la pioggia aveva sostanzialmente impedito a tutti i team di raccogliere dati sul comportamento degli pneumatici sulla lunga distanza, nella terza sessione di prove libere diversi piloti si sono sobbarcati il doppio lavoro: preparare la qualifica e provare a fare qualche long run con tanta benzina a bordo. Per quello che si è potuto vedere in questi due giorni, le tre mescole disponibili si comportano secondo le aspettative. Su una pista ancora molto poco gommata e con temperature piuttosto basse, sia le Soft che le Medium hanno evidenziato un po’ di graining mentre le Hard si sono dimostrate molto costanti e non così lontane in termini di prestazione rispetto alle altre due mescole.
Le qualifiche si sono svolte sotto la minaccia della pioggia ma, a parte alcune gocce cadute in Q3, si sono utilizzate sempre le gomme da asciutto. Al di là della prestazione di Verstappen nella fase decisiva, anche oggi c’è stato un grande equilibrio, considerato che fra il secondo e il settimo classificato ci sono appena quattro decimi”.
“Media-Hard è la giusta combinazione”
“In termini di strategia, quella basata su una sosta rimane l’opzione più accreditata: Medium-Hard è la combinazione sulla carta più veloce mentre quella Soft-Hard è leggermente più lenta, confermando comunque la bontà della scelta di aver portato qui la mescola C4 che offre così un ventaglio di possibilità più ampio rispetto allo scorso anno. Proprio un sommario confronto col 2022 mette in luce quanto un anno di sviluppo della nuova generazione di monoposto abbia migliorato le prestazioni di quasi un secondo e mezzo, considerato che fra il tempo della pole position di Verstappen di quest’anno e quello di Leclerc dello scorso anno è di un secondo e un decimo e che dodici mesi fa in qualifica fu utilizzata come Soft la C5, più veloce di circa quattro decimi rispetto alla C4 scelta come opzione più morbida per questa edizione del Gran Premio d’Australia”.
FONTE: Pirelli F1 Media