Manca ormai pochissimo e si scenderà in pista per la seconda gara della stagione a Jeddah, in Arabia Saudita. A conquistare la pole position è stata Sergio Perez, che scatterà davanti a Fernando Alonso e George Russell. Una super griglia, che vede la Ferrari di Charles Leclerc dodicesima, mentre Max Verstappen partirà quindicesimo. Molto importante sarà dunque la strategia: una o due soste? Quali set di gomme sarà utilizzato? Scopriamolo insieme.
GP Arabia Saudita, ecco la strategia di Pirelli
In base a Pirelli, la strategia più veloce nel Gran Premio dell’Arabia Saudita è a una sosta. Dalle simulazioni, la combinazione P Zero Yellow medium C3 e P Zero White hard C2 risulta leggermente più veloce rispetto alle altre due opzioni disponibili, anche se le differenze sono piuttosto contenute. Per questa strategia la finestra per il cambio gomme è prevista tra il diciottesimo e il venticinquesimo giro mentre per quella Soft-Hard è fra il tredicesimo e il ventesimo giro, con quella relativa alla Medium-Soft fra ventisettesimo e il trentaquattresimo giro.
L’unica strategia a due soste che potrebbe essere presa in considerazione è la partenza con pneumatici Soft, il cambio tra il decimo e quindicesimo giro con Medium e infine l’ultimo stint, iniziato tra il trentaduesimo e il trentottesimo giro, nuovamente su Soft.
Peraltro, su un tracciato come quello di Jeddah c’è un’elevata chance di neutralizzazioni e interruzioni: se lo ricorda bene proprio Sergio Perez che, nel 2022, dopo la sua prima pole position della carriera era rientrato ai box un giro prima dell’uscita della safety car, perdendo così l’occasione di rimanere in testa alla corsa.
Isola: “Sarà gara con una sosta”
Per darci un quadro ancora più chiaro sulla strategia, non sono mancate le dichiarazioni del capo dell’area motorsport di Pirelli Mario Isola: “È stata una qualifica molto interessante e ricca di spunti. La C4 ha confermato di essere una gomma molto versatile anche nella sessione che determina la griglia di partenza, sia sul giro secco sia su run più lunghi. Lo svolgimento di Q1 ha infatti evidenziato come sia stato possibile avere un buon livello di grip anche al secondo o terzo tentativo, intervallato da un giro più lento, all’interno della stessa serie”.
“Proprio la possibilità di poter avere una gomma con queste caratteristiche era già emersa su alcune piste l’anno scorso e qui ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Su un tracciato particolare come quello di Jeddah la modalità di preparazione degli pneumatici è variata da squadra a squadra, un altro elemento che enfatizza le peculiarità della C4 in combinazione a quelle delle diverse vetture in lizza”.
“Dal punto di vista della strategia, i dati raccolti finora in questo fine settimana confermano che quella basata su un’unica sosta sia sicuramente l’opzione più veloce, con differenze molto contenute fra ognuna delle tre possibili combinazioni, considerando anche il fatto che, per quanto visto nelle prime due edizioni di questo Gran Premio, neutralizzazioni e, magari, interruzioni saranno all’ordine del giorno”.
FONTE: Pirelli F1 Media