Dopo l’annuncio del ritiro di Sebastian Vettel e il conseguente approdo di Fernando Alonso in Aston Martin, il mercato piloti ha alimentato alcune voci su un possibile ingaggio di Pierre Gasly da parte di Alpine. Il contratto del francese, infatti, sembrava permettergli di lasciare il team faentino prima della fine del 2023 per unirsi ad una squadra più in alto in classifica.
Helmut Marko, però, ha prontamente smentito tutti i rumours. Il supervisore del programma di sviluppo piloti della Red Bull ha chiarito che il contratto di Gasly, rinnovato tra l’altro pochi mesi fa, non gli permette di unirsi a nessun altro team.
L’intenzione del gruppo bibitaro, infatti, è quella di promuovere il francese nel team numero 1 per la seconda volta nel caso Perez non dovesse rimanere in futuro. Al momento l’ipotesi sembra alquanto improbabile, dal momento che il messicano ha da poco firmato un rinnovo fino alla fine del 2024.
Il vincitore dello scorso Gran Premio di Montecarlo ha comunque 32 anni e non potrà rimanere in Red Bull per sempre. Gasly, quindi, è la soluzione più logica, conoscendo già l’ambiente e avendo 26 anni e un futuro in Formula 1 teoricamente più lungo.
“Non esiste una clausola di uscita per Gasly, non ce n’era prima della pausa estiva e non ce ne sarà dopo la pausa estiva. Pierre ha molto talento, pensa a tutto con attenzione ed è molto concentrato. Con l’auto giusta, può essere in prima linea. Questo è il nostro lavoro adesso”, ha spiegato Marko.
Anche Franz Tost, team principal Alpha Tauri, si è unito al coro: “Non ha senso che la Red Bull lasci andare Pierre. Se un pilota della Red Bull fallisce, non c’è nessun altro pilota adeguato che possa intervenire. Solo Gasly può farlo”.
FONTE DICHIARAZIONI: Rossomotori.it