Le monoposto scaldano la griglia di partenza di Interlagos, ventesima tappa stagionale se non si considera Imola. L’iconico tracciato di Sao Paulo – fresco di rinnovo – vede trionfare per l’ennesima volta il tre volte campione della Red Bull. Max Verstappen non si è accontentato del successo nella sprint, portando a casa anche la gara del Brasile davanti a Norris e Alonso.
Leclerc a muro prima del via!
Gomma soft per tutti tranne che per Sargeant al via del gran premio del Brasile. Colpo di scena sin da subito: Leclerc è andato a muro nel giro di formazione. Sfortunatissimo il monegasco, vittima di un problema idraulico che ha indotto al testacoda la SF-23. Il ferrarista nutriva speranze per un buon risultato vista la seconda fila nelle qualifiche di sabato. L’incidente è avvenuto dove l’anno scorso il 16 è uscito dopo il contatto con Norris. Partenza pazzesca di Norris e Hamilton. I due inglesi hanno risucchiato le Aston Martin, protagoniste di uno start a rilento.
Botto anche per Magnussen e Albon al via. Il thailandese ha urtato Hulkenberg per poi andare ad impattare contro il danese della Haas. Ritiro per entrambi. Tanta rabbia per Magnussen, subito out dopo il botto in Messico del weekend scorso. Il risultato: safety car e poi bandiera rossa. Si ripartirà da fermi. Suspence per l’attesa prima di ripartire: i meccanici di Ricciardo e Piastri stanno correndo contro il tempo per riparare le rispettive vetture. Missione riuscita per entrambe le squadre.
La ripartenza dopo la bandiera rossa
Tutto liscio questa volta. Alonso si è fatto perdonare, riprendendo la terza posizione su Hamilton dopo una partenza a fionda. Velocissimo da subito Lando Norris. L’inglese ci ha provato sul numero 1 della griglia in curva 4, per poi accodarsi vittima del ritmo della RB19. Tensione per Russell, messo sotto pressione da Perez per la quinta posizione. Ottimo lavoro di Tsunoda, che nel giro di 13 giri si è portato in zona punti partendo sedicesimo. Nel frattempo c’è il sorpasso di Perez in curva 1, con Russell che si lamenta del mancato drs da parte di Hamilton, utile per difendersi dal messicano. Fatica Sainz con le soft nelle retrovie, il passo di Stroll non permette allo spagnolo di cercare il sorpasso.
Continua la rimonta di Perez, che sorpassa anche la Mercedes di Hamilton portandosi appena fuori dal podio. C’è però il contro-sorpasso ai box: l’undercut del 44 ha funzionato, e Perez è costretto a riguadagnare la posizione. Il messicano non si fa attendere e sopravanza il sette volte iridato al giro 23. Nel frattempo c’è il ritiro per Zhou. Crolla il passo delle Mercedes: Stroll ha sverniciato Russell in rettilineo ancor prima della staccata. Rinasce la Ferrari dopo il pit-stop, con gomma gialla la SF-23 è nettamente più a suo agio.
La rinascita della SF-23 e l’ecatombe Mercedes
Il passo di Sainz con gomma gialla è di gran lunga migliore. Lo spagnolo gira sui tempi di Verstappen e Norris. Ad essere minacciate dalla rossa sono le Mercedes: il 55 strappa la settima posizione a Russell, per poi sopravanzare Hamilton due giri dopo in curva 4. Sfortunata intanto l’Alfa Romeo, con Bottas che porta la sua monoposto ai box imitando il compagno. Figuraccia per l’affidabilità Ferrari questo weekend. Non si ferma l’agonia Mercedes: anche Gasly e Tsunoda sopravanzano Russell. Non si ferma Gasly, che sorpassa anche Hamilton per l’ottava posizione.
Clamoroso in casa Mercedes. Dopo il declino del passo gara, George Russell viene chiamato ai box per ritirare l’auto. La motivazione riguarda una preoccupazione per l’affidabilità della power unit. Bagarre tra Perez e Alonso per il podio. Il messicano sorpassa lo spagnolo, che si riprende la posizione all’ultimo giro con una mossa al limite in curva 4. L’arrivo è al photo finish con Alonso che tiene dietro, o meglio di fianco, Perez per 53 millesimi.
L’arrivo al traguardo di Interlagos
A trionfare c’è sempre Max Verstappen. Dietro l’olandese c’è un gran Lando Norris, forte di una McLaren decisamente in bolla. A chiudere il podio c’è Alonso, che fa un miracolo su Perez nelle fasi finali. Stroll chiude quinto davanti a Sainz e Gasly. Hamilton precede Tsunoda, mentre Ocon sigilla la top 10. Sargeant sfiora la zona punti davanti ad Hulkenberg. Ricciardo e Piastri chiudono la classifica. I ritirati sono sei, di cui quattro per affidabilità.