Si torna al weekend tradizionale in Messico, con tre turni di prove libere che consentono a team e piloti di sperimentare in vista di qualifica e gara. Le FP1 si sono concluse con il miglior tempo di Max Verstappen, seguito a sorpresa da Alexander Albon sulla Williams. Non sono mancati i problemi per Ferrari e Aston Martin. Vediamo cosa è successo nelle FP2 del GP del Messico. Sessione baciata dal sole, dalla pioggia e dall’incertezza data anche dal fatto che in diversi hanno girato con gomma da test. In questa sessione in pista sono tornati tutti e 20 i piloti, compreso chi, nelle FP1, ha lasciato il proprio sedile ad un giovane esordiente.
Le gomme test protagoniste delle FP2 del GP del Messico
Russell, Stroll e Alonso sono i primi a scendere in pista. Con gomma proto il primo a imporsi sul gruppo è sempre Alexander Albon con il tempo di 1:20.075. L’ex Red Bull ha iniziato con grande determinazione il weekend. Verstappen, Norris, Albon e Leclerc i primi piloti a montare la gomma test Pirelli, con mescola simile alla media. Tante le variabili del weekend, tra un asfalto in evoluzione, l’altura e l’aria rarefatta, l’alto carico. Max Verstappen si prende la testa con la gomma media e nel frattempo lamenta di una visiera a strappo nelle sospensioni. Ricciardo si porta in seconda posizione con la gomma test, a due decimi da Verstappen. Anche l’AlphaTauri, come la Williams ha iniziato il weekend molto bene. La pista continua ad evolversi e dopo 20 minuti, Leclerc sale in seconda posizione a un decimo da Max Verstappen, Bottas sale in quinta posizione. Il monegasco nelle FP1 non si è trovato a suo agio con la SF-23. Proprio su questa pista, lo scorso anno arrivò il risultato peggiore per il team.
Le simulazioni con le soft
Dopo 25 minuti di azione in pista Fernando Alonso si rende protagonista di uno spettacolare 360. Fortunatamente lo spagnolo ha perso il controllo della monoposto in un punto senza muri o barriere nei dintorni e se la cava con uno spavento. Iniziano a scendere in pista anche le gomme rosse. Il primo tempo con questa mescola se lo prende Max Verstappen con 1:18.686, seguito da Norris e Lewis Hamilton. Aspettano, invece le due Ferrari. Sulla SF-23 di Leclerc si è lavorato sulla barra anti-rollio. Nel frattempo più indietro, Yuki Tsunoda si lamenta con il proprio ingegnere di pista. Il giapponese che partirà dal fondo domenica, per aver cambiato power unit, è solo diciottesimo, mentre il suo compagno di squadra quarto.
Il primo tentativo con la soft Leclerc lo chiude al terzo posto, a quasi 3 decimi dalla vetta. Tutti sono molto vicini. I primi 8 piloti – di 7 squadre diverse – sono raccolti in quattro decimi.
Il passo gara, bene Leclerc, Norris e Hamilton
L’avvicinarsi della pioggia ha portato i team a passare alla simulazione passo gara a 20 minuti dal termine. Il primo a scendere in pista con le medie è Max Verstappen seguito da Oscar Piastri. Nelle FP1 si è visto tanto degrado, anche sulla Red Bull di Max Verstappen. Sul passo gara si notano alcuni dati interessanti. Lando Norris con un set nuovo mostra un buon passo. Ottimo anche quello di Hamilton, l’unico ad avere 3 giri in più sullo stesso set di Leclerc che si difende rispetto Norris e gli altri. Nonostante le gocce di pioggia i team continuano il lavoro sulla slick fino alla bandiera a scacchi.
Al termine delle FP2 del GP di Città del Messico vediamo la classifica della sessione:
- Max Verstappen
- Lando Norris
- Charles Leclerc
- Valtteri Bottas
- Sergio Perez
- Daniel Ricciardo
- Lewis Hamilton
- Esteban Ocon
- Oscar Piastri
- George Russell
- Carlos Sainz
- Yuki Tsunoda
- Zhou Guanyu
- Alexander Albon
- Nico Hulkenberg
- Pierre Gasly
- Logan Sargeant
- Lance Stroll
- Kevin Magnussen
- Fernando Alonso