In Canada si torna alle origini, prove libere di 90 minuti per le FP2 in pista sul circuito di Montréal Gilles Villeneuve. E no, non perché Domenicali è rinsavito, ma perché durante la prima sessione di prove due bandiere rosse hanno ridotto a sei minuti il tempo in pista. Prima un guasto sulla monoposto numero 10 di Pierre Gasly, e in seguito un problema alle telecamere interne a circuito chiuso dei tracciato canadese.
Quasi non si parte
A 20 minuti dalla partenza prevista delle FP2 non arrivano notizie rassicuranti dal circuito, non sembrano risolti infatti i problemi alle telecamere che avrebbero dei problemi di sincronia riscontrati nella prima sessione del weekend, inviando le immagini in ritardo alla direzione gara. L’opzione di riserva? Utilizzare delle telecamere situate al lato del tracciato. Fortunatamente però a dieci minuti dai semafori la Fia assicura che i problemi sono stati risolti e un piano di riserva è già stato previsto nell’evenienza di altri guasti.
I primi 30 minuti canadesi: la 27 fa fumo…
Una prima mezz’ora in Canada che per i team sa di prima sessione, quale è, in pratica.
Entrano in pista tutti con gomma rossa tranne i due piloti Red Bull, i due Aston Martin e Logan Sargeant. Continuano sulla rossa le rosse (scusate il gioco di parole) alla ricerca della prestazione da qualifica, stesso piano anche in casa Red Bull con Max che tenta di rubare, ai due piloti della Ferrari, il giro veloce. Piano diverso per le due Mercedes, che lavorano sul long run con un passo gara rassicurante sul 1.18.500. Appena montate le rosse Max riesce solamente ad intrufolarsi tra le rosse a 74 millesimi dal tempo di Leclerc, prima che la Haas di Nico Hulkenberg lamentasse problemi al motore. Una folata di fumo esce dal suo posteriore e subito viene esposta la bandiera rossa. Manca un’ora al termine della sessione e sembra avvicinarsi la pioggia.
Canada, terra di bandiere rosse
Si riparte, c’è solo il tempo per Perez di scodare e quasi mettere a muro la sua RB19, prima di vedere nuovamente una bandiera rossa. Questa volta la causa è l’Alpine di Ocon, al quale viene chiesto dal muretto box di fermare la vettura. Due sessioni, due problemi per la scuderia francese. Sembrano anonime le due Aston Martin in nona e decima posizione, ma la fiducia è tanta nel team del pupillo di casa Lance Stroll, per gli aggiornamenti portati questo weekend. Si invertono le schede di lavoro con Ferrari e Red Bull che provano il passo gara, vanno alla ricerca del tempo le due frecce d’argento. Si piazzano davanti a tutti, trovando il giro su una pista più gommata a mezz’ora dal termine.
Buono il passo gara di Ferrari, che sembra più stabile delle due avversarie Aston Martin e Mercedes, altalenante però Sainz che lamentava a inizio sessione poco feeling con la vettura e che ha tentato col team di variare il carico aereodinamico per trovare il giusto bilanciamento.
L’unica a montare la bianca per gli ultimi 20 minuti di long run è la Ferrari… la pioggia non se lo è fatto ripetere due volte, la Ferrari con le bianche significa solo che è tempo di cadere. A 15 minuti dal termine ecco che arrivano le prime gocce sul circuito canadese.
Nelle FP2 Canada la spuntano le Mercedes
Non affatto scontato il risultato di questa lunga sessione di prove libere, gli ultimi minuti la pista diventa quasi inguidabile senza gomma da bagnato, rimane solo Lando Norris in pista probabilmente per prepararsi a quella che si prospetta una qualifica bagnata e molto combattuta. Ad un minuto dal semaforo rosso scendono in pista i piloti per qualche prova di partenza, ma la pioggia impedisce di portare a termine in sicurezza le FP2 in Canada.
La spunta Lewis Hamilton, seguito dal compagno di squadra. Carlos Sainz in terza posizione, quarto Fernando Alonso, quinto Leclerc, sesto Verstappen e di seguito Bottas, Perez, Stroll e Gasly chiude la top 10.
A seguire Piastri, Magnussen, Norris, Zhou, Tsunoda, De Vries, Albon, Ocon, Logan Sargeant e Nico Hulkenberg.