Non è l’ultima sessione prima delle qualifiche di domani, ma le fp2 di oggi hanno un grado di importanza assolutamente comparabile alla terza sessione di prove che si disputerà sabato. A rendere cruciale l’ora di prove in questione è soprattutto l’orario, in quanto anche qualifiche e gara si terranno alle 16:00. In cima alla classifica, dopo il tramonto sul tracciato-oasi del Bahrain, si trova Fernando Alonso, che con un 1:30.907 mette a 169 millesimi l’avversario più vicino.
Aston Martin svetta sotto le luci del Bahrain
Il momento di scoprire le carte sta arrivando, e Aston Martin, come temevano i tre top team, non sembra bluffare affatto. Il miglior tempo è di Fernando Alonso, mentre il compagno, rientrato oggi dall’infortunio ai polsi, segue lo spagnolo a poco più di mezzo secondo. La verdona non si gioca tutto al sabato, perché il passo gara pare poter permettere alla squadra di non vedere come un’utopia un piazzamento a podio.
Red Bull e Verstappen si confermano il binomio da battere
Max Verstappen segue da vicino Fernando Alonso, che gli rifila ‘solo’ 169 millesimi. Due millesimi in più invece, quelli che paga Perez rispetto al compagno nei confronti del leader di sessione. Il giro secco della Red Bull convince, ma l’asso nella manica sta nella costanza del passo.
Il due volte campione del mondo ha lamentato una RB19 sovrasterzante ad inizio sessione, nonché una vettura più ballerina rispetto ai test. L’olandese non è entusiasta della sua monoposto, ma non sembra il caso di allarmarsi in casa Red Bull. Il team campione non si è riservato il privilegio di mostrare i muscoli nella simulazione passo gara, che, nonostante i carichi di carburante sconosciuti, pare ancora inarrivabile.
Ferrari: un nascondino prolungato che lascia trasparire poco
Charles Leclerc è a 460 millesimi dalla prima piazza. Il monegasco ha lamentato, così come nelle FP1, una sensazione strana al rilascio della frizione nel momento di uscita dai box, problema poi risolto dai meccanici del cavallino. I meccanici in rosso, dopo i primi venti minuti, hanno effettuato un controllo al fondo della vettura del numero 16. La SF-23 viaggiava molto bassa per massimizzare il carico, e le scintille non sono mancate.
Carlos Sainz è solo quattordicesimo a poco più di un secondo dalla vetta. Lo spagnolo pare non aver riacquistato la fiducia persa nello spaventoso testacoda della precedente sessione. Durante la simulazione di gara eseguita dal numero 55 con gomma rossa è parso ancora presente il porpoising, perenne nemesi della rossa in quest’era regolamentare. Il passo della Ferrari convince di più rispetto ai test e alle FP1, anche se per insidiare la Red Bull c’è ancora del lavoro da fare.
Non c’è analisi dei dati che tenga quando basta l’occhio umano per giudicare l’efficacia di una scelta: l’ala posteriore mono-pilone ballerina provata sulla SF-23 nelle FP1 è stata accantonata, anche se Vasseur ha già anticipato che la rivedremo tra non troppo. Facile intuire che l’elemento evoluto avrà una maggiore rigidità, dunque, più peso.
Gli incubi di Hamilton e Russell non sembrano finire
La W14 non pare a suo agio né sul giro secco, né nella simulazione passo gara. Il grip delle frecce nere non entusiasma tecnici e piloti, e a testimoniare il tutto sono i tempi. Lewis Hamilton è ottavo, mentre, Russell chiude tredicesimo.
È già bagarre in Bahrain tra i team di centro griglia
La lotta serrata annunciata nel midfield pare prendere sempre più forma, e la sensazione è che ci sarà un cambio delle gerarchie al variare dell’archetipo del circuito. In Bahrain, per ora, ad avere la meglio tra ‘gli altri’ è la Haas di Hulkenberg, quinto. Ottimo Gasly con l’Alpine, settimo. la Haas di Magnussen è sedicesima, mentre l’Alpine di Ocon è 11esima. Non entusiasma McLaren: Norris tira fuori sempre più del normale e si piazza nono, lasciando Piastri 15esimo. Non male Alfa Romeo, decima e dodicesima con Zhou e Bottas. Ultimo Sargeant col compagno Albon in 17esima piazza, non male il passo gara della Williams nonostante lo scarso risultato sul giro secco. Delude AlphaTauri: Tsunoda è 18esimo, De Vries è penultimo.
Pirelli ci svela le mescole da privilegiare
Ai microfoni di Sky Italia, il manager di Pirelli Mario Isola ha ipotizzato una gara a due soste. L’ingegnere ha dichiarato che Soft e Hard sono le mescole migliori, dunque, da non escludere la possibilità di vedere poche gomme medie nella gara di domenica.