Weekend Sprint quello dell’Austria, che comporta una valutazione approfondita del passo gara in occasione delle FP2 per preparare al meglio la Sprint delle 16:30, con griglia già decisa nelle qualifiche di ieri. I team osservano e si osservano per trovare la soluzione ideale per ciò che riguarda la gomma da usare nei 100 km della mini-gara. Il limbo è tra la media e la soft, quest’ultima sembra comportarsi bene sull’asfalto austriaco, ma il degrado potrebbe trovarsi dietro l’angolo, dunque, il rischio gomme sarà un fattore fondamentale. Max Verstappen sembra avere un altro passo ma Ferrari potrebbe essersi nascosta…
Verstappen l’uomo da battere. Perez pronto alla rimonta
Max Verstappen è l’uomo più veloce della sessione per quanto riguarda il passo gara, mentre occupa il terzo posto nella classifica dei tempi. La RB18 si conferma la macchina da battere e l’olandese è indubbiamente in splendida forma. La Ferrari dovrà fare gli straordinari per non lasciar scappare il campione del mondo già dai primi giri. Perez chiude sesto, e partirà tredicesimo nella Sprint dopo tempi cancellati per track limits in Q2 e Q3. Il messicano si prepara ad un’attesa rimonta.
Leclerc in modalità attacco nei confronti di Verstappen
Sainz conduce la classifica dei tempi con Leclerc alle spalle. Il pilota spagnolo, fresco di vittoria, si dice fiducioso nell’insediare la prima fila, galvanizzato dal fatto che non dovrà guardarsi, una volta tanto, dalla Red Bull di Perez… ma attenzione a Russell. Il monegasco invece sembra avere tutti i presupposti per insidiare il leader del mondiale, partendo da una posizione inusuale, la seconda, per cui non si è detto soddisfatto.
La scuderia paga qualche decimo con tutte le mescole nei confronti di Red Bull, ma la power unit 066/7 potrebbe essere stata tenuta in modalità più conservativa. Che il cavallino abbia ancora qualche carta da scoprire per sopraffare l’olandese?
Mercedes ricuce le ferite e continua la rincorsa alla vetta
I meccanici della stella hanno dovuto fare gli straordinari dopo gli incidenti di Hamilton (nono) e Russell (settimo) nelle qualifiche di ieri. Il coprifuoco non è stato rotto ma il prezzo da pagare è stata un’entrata posticipata in pista. Russell è sceso in pista dopo soli dieci minuti, ma Hamilton ne ha dovuti aspettare quasi cinquanta. Sulla W13 del sette volte campione del mondo è stato cambiato il telaio, mentre su entrambe le monoposto è stato sostituito il cambio.
Bene Alpine. E il resto della griglia?
La squadra francese sorprende in positivo. Alonso è quarto mentre Ocon quinto. Bottas prende l’Alfa Romeo in spalla chiudendo ottavo, mentre Norris sigilla la prima metà di classifica dopo aver chiuso un soddisfacente long run con gomma rossa. Il compagno Ricciardo è solo17esimo. Dà qualche bagliore di luce l’Aston Martin, Stroll sfiora la top 10 (11esimo) e Vettel chiude 13esimo. Nel sandwich c’è Gasly. Zhou è 14esimo con alle spalle Schumacher, Magnussen è 18esimo, più in difficoltà le Haas, le quali vanno a caccia di altri punti fondamentali nella classifica costruttori. La Williams è 16esima con Albon e ultima con Latifi. Tsunoda è penultimo.
Le indicazioni di Pirelli
Mario Isola ai microfoni di Sky ha ipotizzato una gara ad una sosta, con il passaggio da media a hard. Il delta tra le due mescole sarebbe di circa 3 decimi. Per la Sprint invece la rossa promette bene: il degrado è basso ed il graining è inesistente, rimane comunque una scelta rischiosa da adottare se si vuole puntare alla modalità full-attack.