Le FP1 aprono le danze alle 3:30 ora italiana, per questo terzo weekend della stagione.
Ancora una volta i team sono alla ricerca di dati e i piloti alla scoperta dei limiti, soprattutto quelli che a Melbourne non hanno mai corso, visto che per la prima volta quest’anno le formule minori avranno un weekend su questo tracciato. Ma com’è andata questa prima nottata australiana?
Prime notizie tecniche del weekend
La Pirelli ha scelto per questo weekend di portare delle mescole differenti da quelle dello scorso anno. La nuova scelta prevede compound C2-C3-C4, portando quindi una mescola meno soft dello scorso anno dove si era scelta la C5 al posto della C4, usata poi in maniera marginale in qualifica.
Molti team continuano ad utilizzare la Flow Viz per raccogliere quanti più dati aerodinamici possibile, dati che servono tanto a Ferrari che monta nuovamente il fondo provato nelle FP1 saudite, con una telecamera davanti ad un tirante di una sospensione per coglierne ogni movimento.
Le altre notizie tecniche riguardano, ahimé, il lato motoristico di Ferrari. Tutti e quattro i piloti delle scuderie cadette, Alfa Romeo e Haas, monteranno un nuovo motore endotermico (ICE), c’è chi teorizza che la rossa voglia centellinare e proteggere i motori, con un’alternanza ogni 2-3 gare o ,senza girarci troppo attorno, c’è chi pensa a problemi di chilometraggio. In casa Mercedes, invece, entrambi i piloti avranno montati sulle monoposto un nuovo cambio ed uno nuovo sistema di scarico che cambierà anche sulle vetture di Piastri, Norris, Bottas, Stroll, Alonso, Magnussen, Albon e Sargeant.
Cosa dice la pista?
In queste FP1, l’unica cosa che possiamo cogliere per certo è che in Red Bull sono tranquilli, Max effettua due stint entrambi con gomma rossa, stessa cosa per Perez che invece gira con la gialla. Dalle parole che i due rilasciano ai media, emerge una grande voglia di lottare di Perez ed una quieta accettazione della sfida di Max che aggiunge: “al momento non ci sono altri rivali oltre Perez”. L’unica pecca della sessione per il team di Milton Keynes sono state le leggere sbavature di Max, che per qualche giro consecutivo fatica a controllare la macchina, forse per una RB19 leggermente sottosterzante, di fatto negli ultimi dieci minuti della sessione, un lungo ed un testacoda per l’olandese.
Bene ma non benissimo per la Ferrari che riesce a stento ad entrare in top 5 con Leclerc, ma che dimostra un passo gara promettente con Sainz, con la SF-23 che sembra comportarsi meglio della Red Bull.
Stessa cosa per l’Aston Martin che si trova quarta con Alonso con la stessa sensazione di conforto data da un passo gara positivo.
La sessione è caratterizzata da molta attività in pista con una breve pausa dopo i primi 20 minuti che lascia soli Verstappen, Sargeant, Albon e Devries.
Due bandiere rosse, fine della sessione
Non mancano le sbavature della fame, il primo a fare un lungo in curva 1 è Yuki Tsunoda a 27 minuti dal termine, dopo 3 minuti è il turno di Magnussen che però porta in pista molta ghiaia, tanto da costringere la direzione di gara ad interrompere la sessione con una prima bandiera rossa.
Come già citati, fanno scalpore, quasi più per la rarità dell’evento che per la loro gravità, il lungo e il testacoda di Verstappen a 10 minuti dalla fine, che nonostante tutto mette al sicuro la prima posizione nelle FP1 essendo l’unico ad andare sotto il minuto e 19, con un tempo di 1.18.790.
La sessione si interrompe nuovamente con una seconda bandiera rossa, causata dal rookie americano Logan Sargeant che pianta la FW45 nell’erba, facendo terminare in anticipo le prove.
Sorpresa della sessione è Lewis Hamilton che poco prima dell’interruzione definitiva delle prove piazza la sua Mercedes in seconda posizione fratturando una prima fila Red Bull, qui sotto i piazzamenti finali delle FP1 sul circuito dell’Albert Park.